Momenti di tensione ieri mattina in centro a Pisa, dove un cittadino straniero in evidente stato di alterazione psico-fisica dovuto all'assunzione di droghe ha seminato il caos, provocando numerosi disordini.
Protagonista in negativo della vicenda un 43enne tunisino che, intorno alle 6:45 ha cercato di entrare forzatamente in un bar di piazza Vittorio Emanuele, nei pressi della stazione ferroviaria. Dal momento che il locale non era ancora aperto, il titolare ha cercato di far uscire il nordafricano, che gli si è tuttavia rivoltato contro. Dopo aver afferrato una grossa pietra che teneva nascosta sotto la giacca, l'ha scagliata con forza all'interno della sala, mandando in frantumi la vetrina del bancone. A raccontare la vicenda al quotidiano "Pisa Today" lo stesso gestore del bar "La Borsa", Michele Sbrana, che per poco non è rimasto ferito. "Ero lì a pochi passi, è stata una frazione di secondo, ho capito quello che stava succedendo soltanto dal rumore della vetrina frantumata".
Allontanatosi dal luogo della malefatta, il tunisino si è quindi diretto in Corso Italia, dove ha seguitato con il suo comportamento violento. Qui ha infatti danneggiato un veicolo, prima di cercare di impossessarsi di uno scooter.
Ad accorrere sul posto i carabinieri della compagnia locale e gli uomini della guardia di finanza, che hanno rintracciato il soggetto in via del Carmine. Alla vista dei rappresentanti delle forze dell'ordine, il 43enne ha dato in escandescenze, arrivando a scagliarsi contro di loro armato di un bastone di ferro. I militari sono comunque riusciti ad evitare prontamente l'attacco e ad immobilizzare il facinoroso, finito in manette dopo essere stato stordito con dello spray urticante.
Considerato il suo palese stato di alterazione, il tunisino è stato accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale cittadino dai sanitari del 118. Ciò non gli ha comunque evitato l'arresto. Condotto in un secondo momento negli uffici della caserma per essere identificato, è risultato essere un pregiudicato. Accusato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, minaccia, tentato furto aggravato, danneggiamento e porto di armi od oggetti atti ad offendere, è finito dietro le sbarre in attesa di giudizio.
In seguito alla vicenda sono stati molti i commercianti ad esprimere il proprio malcontento. "Tutti i giorni imprenditori e commercianti rischiano in prima persona sul posto di lavoro e ci rimettono soldi di tasca propria, ma questo non è più accettabile" ha affermato Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Pisa.
"Indignarsi non basta, e mentre si sprecano forze ed energie nel susseguirsi di riunioni per consentire a Canapisa di poter devastare per un altro anno la città, negozi e attività commerciali, in centro come sul litorale, restano in balìa di balordi e delinquenti. A queste condizioni, lavorare è impossibile. Il prefetto Castaldo ci ascolti, che cosa deve accadere di grave prima di mettere un freno a questa deriva?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.