Pisa, tensione per la moschea: lettera minatoria a Pd e valdesi

È scontro a Pisa per la moschea che sarebbe dovuta sorgere in un’area di Porta a Lucca. Dopo il diniego del Comune, l’associazione islamica ha fatto ricorso al Tar con il sostegno di Pd e Chiesa Valdese, ora destinatari di pesanti minacce: “Abbiamo esplosivo per cancellarvi”

Pisa, tensione per la moschea: lettera minatoria a Pd e valdesi

Tensioni a Pisa per quanto riguarda la questione moschea tanto voluta dalla comunità musulmana locale.

Dopo il secco no arrivato dalla giunta comunale, che tramite una variante urbanistica ha deciso di destinare l’area prescelta per l’edificazione del luogo di culto alla realizzazione di un parcheggio, l’associazione islamica si è subito dichiata pronta a dare battaglia ed a fare ricorso al Tar.

“La variante che la giunta intende adottare ha il chiaro e unico scopo di impedire la realizzazione della moschea, quando la comunità islamica ha da tempo acquistato il terreno e presentato l’istanza per il rilascio del permesso a costruire.”, è stato infatti il duro attacco dei musulmani, come riportato da “PisaToday”. “Non vi sono infatti esigenze di carattere urbanistico per adottare la variante, né tantomeno questa può essere giustificata da quanto riportato dal comune negli atti impugnati”.

Il fatto ha immediatamente diviso l’opinione pubblica, con i rappresentanti del Pd e della Chiesa Valdese che si sono schierati in favore della costruzione della moschea nella zona di Porta a Lucca.

Non si è tuttavia fatta attendere neppure la reazione degli oppositori, dai toni decisamente violenti. È di questi giorni la notizia di una lettera minatoria indirizzata al circolo Arci Cisanello-Pisanova del Pd, firmata dal “Movimento per la difesa di Pisa”.

Nel messaggio, scritto con un pennarello blu, si fa chiaro riferimento ad esplosivi destinati non solo al circolo Pd, ma anche alla Chiesa Valdese ed al Consiglio pastorale diocesano.

“State attenti a fare pressioni per la moschea” recita il biglietto. “Abbiamo esplosivo per cancellare il circolo. Non c’è una data. Dovete stare con la paura di sentire quel momento. Questo vale per il consiglio pastorale e valdesi”.

Sconcerto da parte dell’associazione islamica, che esprime solidarietà nei confronti dei destinatari del messaggio minatorio. “Siamo sconcertati che l’idea di un luogo di culto a Pisa possa suscitare questo stato di apprensione, arrivando addirittura a sfociare in minacce”, ha dichiarato Mohammad Khalil, imam di Pisa e presidente del centro culturale islamico. “Serve la collaborazione di tutti per isolare i facinorosi ed i violenti, che con i loro comportamenti antidemocratici creano danno a tutta la società. Siamo increduli che la costruzione di un luogo di culto possa sollevare tutto questo odio. Siamo una comunità religiosa che da oltre 25 anni è presente nella città di Pisa e in tutti questi anni non si è mai sentito parlare negativamente di noi”.

Il Pd ha invece fatto sapere di avere già sporto formale denuncia. “Ci teniamo ad affermare che non ci faremo intimidire, né arretreremo rispetto alla presa di posizione adottata dal Circolo all'unanimità. La sicurezza non si garantisce rendendo invisibili gli immigrati e nascondendo le diversità esistenti. Al contrario, solo attraverso politiche di integrazione e il dialogo con strutture riconoscibili, forti e legali, è possibile affrontare il disagio sociale e le diversità culturali e religiose presenti nel territorio”. Pesante attacco anche da parte della coalizione “Diritti in comune”, che si è scagliata contro l’attuale giunta di destra.

“Ecco dove portano le campagne d'odio e di razzismo anti-islamico, che hanno accompagnato la campagna elettorale a sostegno dell'attuale amministrazione comunale, che a sua volta patrocina iniziative islamofobe!”.

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