Esce di casa per fare la spesa nonostante fosse positivo al coronavirus. Scoperto dalla polizia viene denunciato per epidemia colposa. È successo a Caltanissetta dove la comunità è rimasta attonita alla notizia che sta destando non poche preoccupazioni. La persona in questione era stata dimessa da poche ore dall’ospedale Sant’Elia dove era stata ricoverata nel reparto di malattie infettive a causa del coronavirus. Entriamo nei dettagli per capire cos’è successo.
Un uomo del posto risultato positivo al Covid-19, era stato ricoverato nel locale nosocomio che in questi giorni sta accogliendo e curando le persone risultate positive ai tamponi. È arrivato poi il momento delle dimissioni con l’obbligo però di rimanere in casa per altri giorni per motivi di sicurezza. Il paziente in sostanza era clinicamente guarito, ma risultava ancora positivo e quindi contagioso verso gli altri. Motivo per il quale l’obbligo prescritto dai sanitari doveva essere assolutamente rispettato per non mettere a rischio l’incolumità delle persone che avrebbero potuto avere contatti con lui. Sempre in virtù del rispetto di tutte le accortezze necessarie ad evitare fenomeni di contagio, il paziente era stato accompagnato dall’ospedale alla propria abitazione con un’ambulanza del 118. Ebbene, una volta in casa l’uomo ha deciso di uscire per fare la spesa non curante del rischio che avrebbe fatto correre alle persone che avrebbe incrociato.
Fortunatamente è stato intercettato da una pattuglia della polizia di Stato che stava eseguendo un servizio di controllo del territorio per appurare il rispetto da parte dei cittadini del decreto sul contenimento del coronavirus. Gli uomini in divisa hanno quindi riconosciuto il nisseno e la Digos di Caltanissetta ha proceduto con la denuncia per il reato di epidemia colposa. La vicenda ha generato indignazione fra i cittadini impegnati in questi giorni a rispettare tutti i comportamenti ritenuti necessari per evitare la diffusione del virus in città.
Nemmeno un mese fa un’altra persona è stata denunciata a Sciacca, in provincia di Agrigento, per lo stesso motivo. In quel caso si era trattato di un inserviente dell'ospedale di Sciacca, adesso indagato dalla procura per concorso colposo in epidemia e inosservanza delle normative disposte per far fronte all'emergenza coronavirus.
Nonostante l’uomo, in quei giorni, fosse risultato positivo ai tamponi è stato sorpreso a fare la spesa all’interno di un supermercato invece di stare a casa ed evitare di mettere a rischio la pubblica incolumità. Il reato di epidemia colposa è punito con la reclusione fino a 12 anni.
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