Naufragio di Palermo, individuati 5 corpi. Identificate le coppie Bloomer e Morvillo

Recuperati quattro corpi, individuato un quinto. Questa mattina i pm hanno sentito il comandante dell'imbarcazione battente bandiera olandese che ha soccorso per primo i superstiti

Naufragio di Palermo, individuati 5 corpi. Identificate le coppie Bloomer e Morvillo
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Sono quattro i corpi ritrovati dai sommozzatori dei vigili del fuoco all'interno del veliero Bayesian, affondato in località Porticello, nel territorio di Santa Flavia (Palermo), all'alba di lunedì. Le salme sono state già recuperate e trasportate al cimitero dei Rotoli, in attesa dell'autopsie che saranno disposte nei prossimi giorni. In serata, secondo quanto apprende l'Agi, è stato individuato un quinto cadavere. Pertanto all'appello mancherebbe solo un disperso. Le attività delle squadre speleo-sub sono temporaneamente sospese, riprenderanno nella mattinata di domani.

Chi sono le vittime

Le quattro salme recuperate sono state già identificate: si tratterebbe del presidente della Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, e sua moglie Judy; l'avvocato Chris Morvillo, dello studio legale Clifford Chance, e la moglie Neda. Contrariamente a quanto era trapelato nelle prime ore di questo pomeriggio, non ci sono ancora notizie del magnate britannico dell'informatica Mike Lynch e della figlia 18enne Hannah. In totale, le vittime del naufragio sono sette, includendo lo chef canadese-antiguano Recaldo Thomas, trovato poche ore dopo il naufragio.

Come sono state recuperate le salme

I cadaveri erano all'interno delle cabine, nella parte anteriore dell'imbarcazione che si trova a circa 49 metri di profondità. I sommozzatori dei vigili del fuoco li hanno intravisti tra mobili e suppellettili, riuscendo non con poca fatica ad aprire un passaggio nello scafo per raggiungere le vittime. Alle attività hanno partecipato 27 sommozzatori, 11 speleo e 8 sub abilitati Dno (decompressione in nitrox) che, mediante l'utilizzo di miscele speciali, riescono a prolungare i tempi di immersione in acque molto profonde. Mentre è stato utilizzato un robot della Guardia costiera, capace di registrare video e immagini dettagliate, per ricostruire la dinamica dell'incidente ai fini dell'inchiesta.

Il comandante che ha soccorso i naufraghi

Nel frattempo, in mattinata sono arrivate ulteriori novità relative alle indagini sul naufragio del veliero. Il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio col sostituto Raffaele Cammarano hanno ascoltato per circa due ore il comandante dell'imbarcazione battente bandiera olandese, James Catfield, neozelandese di 51 anni, che per primo ha soccorso i naufraghi. L'uomo avrebbe rivelato di aver trovato le 15 persone salvate già sulla scialuppa del Bayesian, che quindi si sarebbe aperta automaticamente mentre la nave affondava. Una versione che trova riscontro con le dichiarazioni rese da una dei superstiti, la mamma della bimba di un anno, la quale avrebbe raccontato agli inquirenti che undici persone erano già a bordo della scialuppa prima dell'inabissamento. Gli altri quattro avrebbero raggiunto la barca di salvataggio a nuoto.

Le ipotesi sul naufragio del veliero

Un'altra novità riguarda la dinamica del naufragio. A quanto risulta dalle prime ispezioni dello scafo ad opera dei sommozzatori dei Vigili del fuoco e della Guardia costiera, la deriva mobile del veliero era parzialmente sollevata al momento del naufragio. Motivo per il quale, con ogni probabilità, il super yatch sarebbe affondato più rapidamente. Inoltre sembra che almeno un portellino della nave fosse rimasto aperto. Secondo la ricostruzione di alcuni broker navali, gli ospiti sarebbero tornati a bordo tardi: "Avevano tirato parzialmente su la deriva - hanno spiegato all'Adnkronos - ma sembra che alcuni portelloni siano rimasti aperti".

E dunque, quando è arrivato quel colpo di vento "la barca si è inclinata paurosamente, - è l'ipotesi degli esperti - ha fatto un fiume d'acqua dal portellone sottovento ed è affondata in pochi minuti".

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