"Per me dovevano finire in galera in Marocco e non rimettere più piede in Italia". Giovanni Donzelli, neoeletto deputato di Fratelli d'Italia, non ha dubbi: i tre marocchini pregiudicati arrestati per spaccio di droga in uno stabile occupato abusivamente nell’area industriale “Candeli” di Prato non dovevano essere rilasciati.
"Il Tribunale di Prato invece li ha rilasciati restituendo loro persino i proventi dello spaccio che erano stati sequestrati. I tre ringraziano e torneranno così a spacciare", ha attaccato il 'meloniano' Donzelli che annuncia la presentazione di un'interrogazione al Ministro della Giustizia perché "troppe volte a Prato il Tribunale si è mostrato più indulgente di altri nei confronti di questi criminali".In questo caso il giudice non ha convalidato l'arresto, dando ragione alla difesa e ritenendo illegittima la perquisizione dei carabinieri.
Perquisizione nel corso della quale, come scrive Il Tirreno, sono stati trovati e sequestrati 850 euro in contanti, 75 grammi di hashish e 26 grammi di cocaina in parte già suddivisa in dosi. Il togato, però, in sede di processo, ha dato ragione ai difensori dei tre nordafricani che contestavano l'arresto in quanto mancava una denuncia formale e la segnalazione era arrivata da fonti anonime.
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