Il presepe blasfemo dello Spiegel: Gesù Bambino lo porta Amazon

Il presepe irrispettoso del settimanale tedesco per introdurre un servizio sul commercio online, in cui "il cliente è Dio"

Il presepe blasfemo dello Spiegel: Gesù Bambino lo porta Amazon

Non è rispettoso non è una provocazione, non è nulla. E' solo una blasfemia gratuita e volgare, quella pensata dal settimanale tedesco Spiegel. Che a pochi giorni dal Natale pensa bene di mettere in copertina un presepe davvero inaudito.

Gesù Bambino giace non nella mangiatoia ma in una scatola di cartone col logo di Amazon sulla fiancata. Come a dire che il Bambinello si possa comprare online. E come non bastasse, fra la Madonna e San Giuseppe avviene anche un dialogo che definire blasfemo è poco: "Io non l’ho ordinato», dice San Giuseppe a Maria. E la Madonna replica: "Possiamo cambiarlo?".

La chiosa del settimanale tedesco è il titolo "la festa consegnata: il commercio online rivoluziona la nostra vita". La copertina irriguardosa introduce un servizio di ben otto pagine sul commercio online, in cui si argomenta che "il cliente è come Dio".

"Il commercio tradizionale è alla fine della corsa - si legge nel servizio - e i clienti ne

approfittano. Hanno più potere che mai". Tutte considerazioni valide, senza alcun dubbio. Ma sembra proprio che insieme al commercio tradizionale, allo Spiegel abbiano deciso di mandare in soffitta anche il buongusto.

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