Predicava l'inutilità del vaccino: prete no vax finisce in terapia intensiva

Nel bresciano un parroco è stato ricoverato in gravi condizioni dopo essere risultato positivo. L'Ats intanto chiude una farmacia in provincia di Brescia perchè i titolari non sono vaccinati

Prete no vax finisce in terapia intensiva
Prete no vax finisce in terapia intensiva

Tra i suoi parrocchiani più di una volta aveva predicato contro il vaccino, mettendone in dubbio la sicurezza e l'opportunità di dare seguito alla campagna anti-Covid. Ora un sacerdote in servizio a Pontevico, in provincia di Brescia, che non si era mai vaccinato, è stato ricoverato in terapia intensiva a causa del Covid-19 ed è stato anche intubato.

Le prediche no vax

In paese le posizioni no vax del sacerdote erano tanto note che avrebbe anche cercato di spingere le persone a lui vicine a non rispondere alla campagna di vaccinazione anti-Covid. Tutto proprio a Pontevico dove nel 2020 era stato scoperto il primo caso di coronavirus di Brescia. Nelle ultime ore si sta cercando di ricomporre anche la rete di relazioni del sacerdote che avrebbe incontrato numerosi fedeli anche anziani nelle loro case per somministrare i sacramenti.

Farmacia chiusa perchè titolari non vaccinati

Ma a Brescia un altro caso no-vax, sollevato dal Giornale di Brescia sta tenendo banco. Nei giorni scorsi, infatti, l’Ats ha chiuso l’unica farmacia di Milzano, piccolo comune della provincia. L’unico esercizio presente nel centro abitato della Bassa bresciana è stato forzatamente chiuso per la scelta dei titolari della farmacia di non sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid. Una decisione personale che stride con il Decreto legge che ad aprile 2021 ha introdotto "l’obbligo vaccinale per tutti gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario, ivi compresi i farmacisti, prevedendo una dettagliata procedura operativa e misure in caso di inottemperanza". A dare comunicazione di quanto accaduto un cartello apparso sulla saracinesca abbassata. "Farmacia chiusa forzatamente dall’Ats di Brescia per la nostra volontaria non adesione alla campagna vaccinale", si legge.

La decisione è stata notificata lunedì mattina al sindaco di Milzano, Massimo Giustiziero, ed è esecutiva fino a data da destinarsi in attesa di accertamento da parte della stessa autorità di salute pubblica. Per fronteggiare momentaneamente il problema emerso, l'Amministrazione comunale ha organizzato un servizio di consegna a domicilio dei farmaci.

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