Il rapper Zaccaria Mouhib, meglio noto come Baby gang, nei mesi scorsi è stato arrestato perché gli inquirenti sospettavano il suo coinvolgimento in una rapina compiuta la scorsa estate a Milano. Era stato riconosciuto da alcune vittime ma le verifiche ne avevano escluso la presenza, spingendo il giudice alla scarcerazione senza ulteriori restrizioni. Zaccaria Mouhib ha trascorso, però, diverse settimane nell'istituto detentivo di San Vittore e qui potrebbero iniziare davvero i suoi guai, perché il rapper, che nei suoi brani canta la vita sregolata e in barba alle leggi, ha annunciato su Instagram di aver girato un videoclip proprio all'interno del carcere, mostrando su Instagram alcune foto e video che lo ritraggono in cella. Inevitabile l'apertura di un fascicolo da parte della procura di Milano.
"È da tanto che aspetto questo momento ,ho preferito far calmare le acque prima di reagire per far capire alle persone che non ho bisogno e che non sfrutto l’hype mediatico per spaccare. Io se sono quello che sono è per la mia musica e non per le vostre cazzate mediatiche", scrive con un certo tono di supponenza il ragazzo.
Tra le motivazioni portate dalla difesa per la sua scarcerazione c'era anche il suo netto cambio di vita dopo aver firmato un contratto sostanzioso con una casa discografica, che gli permetterebbe di tenere un tenore di vita tale da non rendere più necessaria una certa condotta illegale.
"Ho girato una parte del mio video nel carcere di San Vittore, per questo mi sono permesso di dire che il mio prossimo singolo rimarrà nella storia del rap, visto che sono il primo artista 'detenuto' ad aver girato un video in un carcere vero e proprio", scrive ancora nel suo post Zaccaria Mouhib, vantandosi di aver violato le leggi. Infatti, per girare il video, si è resa necessaria l'introduzione di un sistema di ripresa, probabilmente un telefono cellulare, il che è un reato e viola l'articolo 391-ter, che punisce sia chi "indebitamente procura a un detenuto un apparecchio telefonico", sia chi si trovi in regime di detenzione e lo utilizzi. Altre foto sono presenti nel profilo di @Thelegendzied, suo compagno di cella a San Vittore, che nella biografia del suo profilo Instagram viene indicato come "musicista/gruppo musicale"
L'arroganza del rapper Baby gang, nato a Lecco nel 2001 da padre egiziano e madre marocchina, si evidenzia in un altro passaggio del suo post: "Voglio comunicare a tutto lo Stato italiano e a tutti quelli che hanno goduto, che anche se mi
chiudete sotto terra io continuerò sempre a fare ciò che ho sempre fatto. Nessuno di voi potrà mai fermarmi". La violazione dell'articolo 391-ter del codice penale prevede una pena detentiva da uno a quattro anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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