Avrebbe fruttato circa 5 milioni di euro la rapina a colpi di kalashnikov, avvenuta ieri pomeriggio intorno alle 17.
Il colpo è stato messo segno ieri pomeriggio attorno alle 17 da un commando di almeno cinque, forse otto banditi, ai danni di un portavalori della Fitist Security lungo l'austostrada A14, fra i caselli di Ancona sud e Loreto-Porto Recanati, in direzione Pescara.
Un blitz organizzato nei minimi dettagli da un gruppo di professionisti. Per una ventina di minuti panico e caos lungo l'autostrada, bloccata dai banditi con due tir messi di traverso, chiodi a tre punte per forare le gomme delle auto in transito e un incendio finale per distruggere le auto impiegate nell'assalto.
È un miracolo che non ci siano stati feriti: solo un vigilante contuso ad un ginocchio. Le indagini sono coordinate dalla procura di Ancona e condotte dalla Squadra mobile, che in giornata ascolterà i responsabili del dispositivo antirapina in dotazione ai due furgoni Fitist, quello con i plichi di denaro e quello di scorta al trasporto, che precedeva il primo.
Molti i punti oscuri: di norma, per motivi di sicurezza, l'itinerario di un furgone blindato viene comunicato all'equipaggio solo all'ultimo momento. Il meccanismo di difesa passiva installato a bordo degli automezzi prevede in caso di attacco misure come il lancio di liquido schiumogeno o una cortina fumogena, mentre il rilevatore satellitare Gps consente di localizzare subito la posizione del furgone.
Ieri pomeriggio tuttavia sembra che niente di tutto ciò sia accaduto.
Probabilmente il commando ha schermato elettronicamente il Gps: dunque, sapeva perfettamente, e in anticipo, dove e quando entrare in azione. Secondo alcuni testimoni i rapinatori erano incappucciati, alcuni sono arrivati sul posto con una Lancia Delta munita di lampeggiante e paletta, fingendosi agenti di polizia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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