Reddito di cittadinanza: conferme e polemiche sulla coda ai Caf

Dopo la notizia della coda ai Caf per il reddito di cittadinanza, arrivano polemiche, conferme e ridimensionamenti. Cosa è successo

Reddito di cittadinanza: conferme e polemiche sulla coda ai Caf

Code ai Caf per chiedere i moduli sul reddito di cittadinanza. La notizia, pubblicata ieri mattina dalla Gazzetta del Mezzogiorno, è diventato ormai un caso nazionale. Con le opposte parti politiche che già si danno battaglia sulle promesse elettorali del Movimento Cinque Stelle.

Cosa è successo sarà ormai cosa nota. I dirigenti di alcuni Caf in Publi (Giovinazzo, in particolare) e a Palermo hanno raccontato di aver visto un afflusso inatteso di cittadini nei loro uffici per chiedere maggiori informazioni su come ottenere il reddito di cittadinanza. Cosa ovviamente impossibile, visto che il M5S ha sì vinto le elezioni ma è ancora ben lontano da formare un governo.

Ebbene, ieri il sindaco di Giovinazzo e i dirigenti di Porta Futuro (centro coordinalemtno al lavoro della città metropolitana di Bari), avevano riferito al cronista della Gazzetta tale anomalia. Franco Lacarra, responsabile di Porta Futuro, aveva detto che "sono una cinquantina le persone che tra ieri e oggi hanno chiesto i moduli per ottenere il reddito di cittadinanza, si tratta soprattutto di giovani". Poi aveva aggiunto: “Ovviamente non si tratta di folle oceaniche, ma comunque è certo che molta gente è alla ricerca dei moduli per ottenere il reddito di cittadinanza e ci chiede informazioni. Naturalmente anche i Caf potranno dare una descrizione su quello che sta accadendo". Lacarra, secondo quanto scrive il Fatto Quotidiano, sarebbe responsabile per i settori welfare e lavoro del Pd a Terra di Bari, nonché fratello di Marco, eletto deputato per il Partito Democratico.

La notizia in realtà è stata confermata dal sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, il quale aveva raccontato di file di fronte ai Caf per chiedere il bonus ideato dai Cinque Stelle. Sul caso si era espresso su Facebook anche Toto Barone, sindacalista palermitano della Lnd–Figc, il quale aveva pubblicato una foto del cartello affisso sulla porta del patronato in cui si informavano i clienti che non sarebbero stati compilati moduli simili. "Ecco cosa siamo costretti a scrivere oggi grazie ai Cinque Stelle", diceva. Una conferma era arrivata anche da Giovanni Mezzina, responsabile dei servizi di orientamento di Porta Futuro Bari: “A chi si è affacciato chiedendo se fossero già disponibili i moduli per richiedere il reddito di cittadinanza - ha detto - abbiamo dato una risposta tecnica, dicendo che non c’è al momento nessun provvedimento che codifica questo strumento". E ancora: "In queste giornate abbiamo verificato una presenza maggiore di persone, soprattutto giovani che chiedevano i moduli per il reddito di cittadinanza".

Dopo la pubblicazione della notizia sulle testate nazionali, il sindaco Depalma all'Adnkronos ha spiegato che “Giovinazzo non è una città di disperati. Non vorrei che passasse questa idea.

Sono venute 4 o 5 persone lunedì ai Servizi sociali, non ho idea di quanti possano essere andati al Caf”. Sulla pagina Facebook di Porta Furuto (che gestisce i servizi sociali della città metropolitana di Bari) è stata confermata questa versione. Insomma: qualcuno al reddito di cittadinanza immediato ci ha creduto davvero.

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