La vittoria alle urne è alle spalle da neanche da una settimana, ma la corsa al Reddito di cittadinanza è già scattata. Accade in Puglia, anzi nella nuova Puglia a cinque stelle visto che da queste parti il M5s ha fatto il pieno di voti con punte del 44 per cento così come nelle altre regioni meridionali. Risultato: una volta concluse le elezioni e certificata la valanga pentastellata a sud di Roma, a decine si sono presentati nei Caf di Bari e provincia per chiedere i moduli necessari e accedere all'agognato assegno per le fasce deboli, il pezzo forte della macchina elettorale grillina. A quanto pare la folla che ha deciso di mettersi in coda nella speranza di rompere gli indugi e cogliere l'occasione del momento non si è certo fatta scoraggiare dalle incertezze legate alle trattative romane né dalle vaghe risposte ottenute agli sportelli; al contrario, nel giro di poche ore il fenomeno è divenuto a particolarmente consistente.
Le prime istanze sono partite da Giovinazzo, poco più di ventimila abitanti, una dozzina di chilometri da Bari, suggestivo borgo marinaro adagiato sull'Adriatico, un centro storico da cartolina molto apprezzato dai turisti. Dove però la crisi, come del resto in tutta la Puglia a guida Pd segnata da un tasso di disoccupazione giovanile che supera abbondantemente il 40 per cento, si fa sentire parecchio. Ecco quindi che poche ore dopo la vittoria del M5S c'era già folla dinanzi alla porta dell'assessorato ai servizi sociali. La notizia è stata confermata dal sindaco, Tommaso Depalma. «A noi dichiara piacerebbe poter comunicare che il problema del lavoro è risolto e che per tutti quelli che non hanno un lavoro c'è un Reddito di cittadinanza, ma credo che la gente sia stata ammaliata da spot elettorali».
Slogan e proclami che continuano a rimbalzare sul web. Su Google la chiave di ricerca «Reddito di cittadinanza» ha avuto un'impennata dopo il voto, tra il 5 e il 6 marzo, nel Centro-Sud, con un numero di ricerche moltiplicato per dieci. E l'interesse si è mantenuto vivo anche nelle ore successive.
Dalla consulta del Caf pugliese fanno sapere che le code sono state «un fatto isolato» ma a Palermo, lo sportello del Caf Enasc ha esposto un cartello con scritto «non si fanno pratiche per il reddito di cittadinanza». E anche in Basilicata il Caf Uil conferma l'arrivo di richieste di informazioni e pratiche.
Gente agli sportelli si è vista pure a Bari dove, nel giro di un paio di giorni, una cinquantina di persone si sono riversate a «Porta futuro», il centro per l'occupazione aperto tre anni fa nel cuore del quartiere Libertà, rione di 60mila abitanti segnato da una grave emergenza sociale. In tanti, soprattutto giovani fra i 30 e i 45 anni, hanno chiesto informazioni. «A chi si è affacciato per chiedere se fossero già disponibili i moduli racconta il responsabile dei servizi di orientamento al lavoro, Giovanni Mezzina abbiamo dato una risposta tecnica dicendo che al momento non c'è alcun provvedimento che codifica questo strumento».
Proprio il quartiere Libertà nel giro di poco tempo è diventato una roccaforte pentestallata. E non per niente qui, in via Manzoni, un tempo strada del commercio e adesso triste galleria di negozi chiusi, il M5S ha allestito il comitato elettorale principale.
Per la verità i candidati pentastellati non è che siano particolarmente popolari da queste parti. «Non li abbiamo mai visti», dice la gente del quartiere. Ma in edicole e piccole librerie sono bene in mostra, e vanno alla grande, i libri sul fenomeno Cinque Stelle.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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