L'amicizia tra il neopresidente Donald Trump e Vladimir Putin potrebbe essere sancita con un "regalo". Il presidente russo starebbe infatti pensando di consegnare agli Stati Uniti Edward Snowden.
Ad affermarlo è l'emittente Nbc, citando due funzionari statunitensi, al momento anonimi, secondo cui la consegna dell'ex analista della National Security Agency sarebbe uno degli atti che il Cremlino starebbe studiando per guadagnarsi i favori del nuovo capo della Casa Bianca. Quest'ultimo, nel 2013, definì Snowden una "spia" e un "traditore" e disse addirittura che avrebbe dovuto venire "giustiziato". Posizione sostenuta anche dal nuovo direttore della Cia, Mike Pompeo. Trump disse anche che, se avesse vinto lui le elezioni, Putin lo avrebbe consegnato agli Usa.
Intervistato dalla Nbc, l'avvocato Ben Wizner ha detto di non essere a conoscenza di alcuna posizione simile da parte del Cremlino. Anche lo stesso Snowden ha reagito alla notizia, commentando su Twitter: "Prova inconfutabile che non ho mai collaborato con l'intelligence russa. Nessun Paese negozia con le spie, visto che gli altri avrebbero paura di essere il prossimo".
Nel 2013 l'ex analista diffuse dettagli dei programmi di spionaggio delle agenzie di sicurezza Usa che intercettavano le comunicazioni private e attraverso cui Washington spiò anche gli alleati stranieri. Dopo lo scoppio del caso, l'ex analista trovò rifugio in Russia, per evitare di venire processato in patria. Il luogo dove si trova è segreto, ma a gennaio Mosca ha prorogato il suo permesso di residenza per tre anni.
Finally: irrefutable evidence that I never cooperated with Russian intel. No country trades away spies, as the rest would fear they're next. https://t.co/YONqZ1gYqm
— Edward Snowden (@Snowden) 10 febbraio 2017
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