Il Richelieu del ministro che colleziona nomine e con quel quid in più

RomaÈ il cardinale Richelieu di Angelino. «Ha lui il quid che manca al nostro segretario», dice un esponente del Nuovo Centrodestra. Andrea Gemma è un quarantenne che si muove nei palazzi con il passo del boiardo di Stato. Gemma è un avvocato romano dagli ottimi studi giuridici, brillante all'università al punto da collezionare tre cattedre di istituzioni di diritto privato in due atenei. Ed è proprio lì che conosce il ministro dell'Interno. Gemma, infatti, gli fa da tutor ai tempi del dottorato di ricerca nonostante sia più giovane di ben tre anni.

I due si prendono immediatamente e da quel giorno sono diventati due anime inseparabili. Un sodalizio che si è trasformato in una vera e propria amicizia a colpi di nomine e di cene in uno noto ristorante dei Parioli, «Rossini». Ormai, raccontano, «l'uno pende dalla labbra dell'altro». E, secondo alcuni rumors , collaborerebbe anche con Tiziana Miceli, la moglie del segretario di Ncd che di professione fa il legale ed è socio in affari di Angelo Clarizia, a sua volta socio in affari proprio di Gemma. Simpatico, preparatissimo, Alfano punta sempre su Gemma quando si tratta di scegliere qualcuno per un incarico. La prima nomina di peso arriva nel 2010. Non appena Angelino diventa Guardasigilli, incarica l'amico «tutor» di seguire, come soggetto giuridico, il cosiddetto Piano Carceri, una consulenza che gli frutta 100mila euro e che il “professore” conserverà fino al 2012. È l'inizio della scalata dell'alter ego del ministro dell'Interno. Nomina dopo nomina, Gemma continua a legarsi alla Sicilia, e quindi ad Angelino al punto da essere ribattezzato «il collettore delle consulenze di Alfano». Il tribunale di Palermo lo nomina curatore dell'Amia, l'azienda fallita del capoluogo siciliano che gestiva la raccolta dei rifiuti. Nell'isola Gemma è anche commissario straordinario del gruppo Valtur dell'imprenditore Carmelo Patti, del quale tre anni fa la Procura di Trapani ha chiesto il sequestro di tutti i beni. Ma i rapporti con la Sicilia non si fermano certo qui. Perché a Palermo il giovane docente è presidente dell'Immobiliare Strasburgo, la ricchissima cassaforte attiva nel settore immobiliare confiscata dal Tribunale di Palermo al costruttore Vincenzo Piazza. A Roma ha anche una consulenza da 124mila euro con Atac, per curare la «razionalizzazione delle partecipazioni». Per non parlare della nomina che gli ha ritagliato Alfano nel cda di Eni. Il core business di Andrea Gemma sono i servizi legali, tanto da aggiudicarsi l'ambita consulenza per Expo 2015 (630mila euro). Gemma è uno che si fa concavo e convesso, conosce i corridoi dei ministeri, dalle Infrastrutture fino al Viminale.

Molto amico dell'ex ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, nei mesi si è ritagliato il ruolo di «consigliere» dei parlamentari di Ncd. Ed è così brillante che alcuni arrivano a ipotizzare una sua discesa in campo: «Capisce di politica ma non fa politica».

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