La riconquista del sesso

La riconquista del sesso

Un fantasma si agita nella mente umana: che la natura sia buona e che ogni suo delitto sia da difendere. Benché Giacomo Leopardi l'avesse già smascherata, tale idiozia è sempre di gran moda, specialmente nelle sinistre straccione e alternative. Tutte le combriccole neanderthaliane che predicano il ritorno alla foresta e la morte dei cellulari, cercano di diffamare il progresso che promette l'autonomia dell'uomo dalla natura e gli impone, anzi, di dominare e governare la natura. Tutti gli istinti distruttivi di stupro e dominio, il razzismo, le invidie, le eruzioni, gli eritemi, i terremoti, gli tsunami, le zanzare e il decadimento del corpo umano sono orribilmente naturali. Fra gli altri delitti, la natura ha finora potuto demolire il corpo delle donne seguendo una sua cinica agenda. Ed è giusto e sanamente innaturale che le donne come gli uomini - rivendichino e pratichino il diritto alla sessualità senza limiti d'età, usando senza pudore ogni nuovo e futuro strumento, ormone e pillola. Finora i maschi umani, per un'altra beffa odiosamente naturale, sono stati condannati a una fertilità ridicola perché senza limiti di tempo e, quindi, biologicamente assediati da una quota di femmine giovani e fertili.

Ciò ha provocato millenni di sciagure, commedie, tragedie, delitti e serie televisive. Le donne hanno ora sia grinta che strumenti, persino legali, per rivendicare il diritto al piacere loro scippato per secoli e dunque ben venga l'era del gioco alla pari, senza trucchi né ipocrisie.

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