Rocco Siffredi: "Voglio diventare nonno. I politici? Di Maio lo porterei in Academy"

Rocco Siffredi si racconta sulle pagine de Il Corriere delle Sera. Oltre ai desideri più segreti rivela di apprezzare i politici di oggi

Rocco Siffredi: "Voglio diventare nonno. I politici? Di Maio lo porterei in Academy"

"Il mio desiderio più grande oggi è quello di avere più tempo da dedicare a me stesso. Sono una di quelle persone che ha creato tantissimo e oggi è diventato schiavo di quelle cose", ammette Rocco Siffredi a margine di una iniziativa con il sito web volagratis.

Rocco, tra pensieri e desideri

Nel gioco lanciato dal portale per i viaggi, l'attore a luci rosse rivela che "avere una famiglia è proprio la cosa più pazzesca che mi sia capitata. Mi avevano avvertito che con la scelta di vita che ho fatto, non sarei mai riuscito ad averne una mia. Invece ho due figli e una moglie da 25 anni, una donna sempre presente, una persona pura, integra. E questo mi ha creato alcune difficoltà perché spesso mi sono ritrovato a chiedermi 'ma io me la merito?'".

L'esprienza al reality dell'Isola dei Famosi pare aver toccato molto a fondo il divo hard. Al Corriere della Sera racconta: "Quella è stata un’esperienza di analisi vera. Sono riuscito a tirar fuori tanta confusione, buttarla lì davanti e guardarla e ho riposizionato tutto riuscendo a capire chi io sia pur sapendo che non posso essere Rocco Siffredi senza il personaggio Rocco Siffredi". Dopo essere passato dalla telecamere dell'Isola, Rocco ha scoperto di amare le passeggiate e l'aria aperta, tanto da apparire lontato dall'immagine del provocatore e leggenda del sesso: "Ma per me essere considerato una leggenda vuol dire essere stimato, vuol dire non aver mai preso in giro le persone. Leggenda vuole anche dire aver avuto il coraggio di fare qualcosa che gli altri non avrebbero avuto. A volte incontro gente per strada che mi abbraccia e mi saluta con sorpresa. E io mi chiedo ma ho fatto di così speciale?' La verità è che sono cresciuto con quelle persone, quegli uomini e quelle donne, nella loro intimità e questo ha creato un legame forte e vero".

Dalle riflessioni alla politica, Siffredi ha le idee chiare: "Sono mille volte meglio di quelli di prima, hanno “la voglia di”, almeno ci provano. La vecchia guardia ha deluso, troppo impregnata di malcostume. Vedo Luigi Di Maio come lo studente perfetto, non molto rampante… lo porterei all’Academy per perfezionarlo. Matteo Salvini, invece, lo vedo un po’ come un attore hard prorompente: è molto performante ma non ha molto controllo, dovrebbe imparare a controllarsi di più.

Matteo Renzi, invece, è quello che cerca sempre scuse: è come quegli attori hard che non si prendono mai la responsabilità. Io dico sempre che la donna ha sempre ragione e se un uomo non funziona, la colpa è solo sua

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