Ruba il portafoglio all’amico mentre è in questura: arrestato

Un giovane egiziano e il suo “amico” macedone, privi di documenti e irregolari, erano stati portati nella questura di Lecco per essere identificati. Nel corso delle operazioni, il primo ha approfittato del fatto che il secondo stesse dormendo per sottrargli il denaro; scoperto, si è scagliato contro i poliziotti

Ruba il portafoglio all’amico mentre è in questura: arrestato

Delinquere in questura. Sembra un’assurdità, ma non lo è. A Lecco è accaduto proprio l’impensabile: un giovane di 19 anni, di nazionalità egiziana, irregolare sul territorio nazionale, ha voluto rubare il portafoglio all’amico, per modo di dire, macedone, classe 2002, proprio mentre si trovavano all’interno dell’edificio della polizia.

I due erano stati portati in questura dagli equipaggi della squadra volanti nel corso di un servizio di controllo del territorio del 5 gennaio. La coppia di stranieri era stata trovata priva di documenti, pertanto è stata accompagnata nella struttura di corso Promessi sposi per l’identificazione.

Durante il tempo necessario allo svolgimento delle procedure che hanno poi portato a scoprire l’irregolarità di entrambi i ragazzi, i due sono stati fatti accomodare all’interno del locale preposto all’identificazione.

Ed è qui, nella stanza dei fermati, che l’egiziano non ha voluto perdere tempo. Approfittando del fatto che il diciassettenne macedone stesse dormendo, gli si è avvicinato, l’ha palpeggiato e ha frugato all’interno delle tasche: poi, con mossa attenta, gli ha sfilato il portafogli prelevando i soldi ivi contenuti, pari a 35 euro. Infine ha occultato il denaro all’interno di un foro dell’impianto di riscaldamento presente sul pavimento della stanza.

Ma agli agenti non è sfuggito nulla. I poliziotti si sono accorti della commissione del reato e una volta entrati nel locale hanno informato il nordafricano che sarebbe stato denunciato per il reato di furto aggravato. A quel punto però l’uomo ha reagito in maniera violenta, iniziando a tenere un comportamento minaccioso e molto aggressivo nei confronti degli uomini in divisa. Peggiorando così la sua situazione. Il diciannovenne non solo è stato denunciato per furto aggravato, ma è stato altresì arrestato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

L’arresto è stato convalidato ieri dal Tribunale di Lecco. Il legale del giovane ha chiesto i termini a difesa in attesa del giudizio direttissimo previsto per il prossimo 18 febbraio. Nel frattempo il magrebino è stato sottoposto all’obbligo di firma alla polizia giudiziaria.

Insomma, al di là del fatto che rubare è un reato, farlo in questura non è certo

segno di grande furbizia. Eppure non si tratta dell'unico caso. C'è anche chi, ad esempio, sottoposto all'obbligo di firma si presenta in questura con il motorino rubato, come è accaduto tempo fa a Firenze.

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