Macché gufi: il Paese così non crescerà

. Diminuita la dose di droga, con cui sono stimolati, cala il numero dei contratti a tempo indeterminato

Macché gufi: il Paese così non crescerà

La diminuzione degli occupati a febbraio, in Italia, è massiccia: 97mila; mentre ci sono 17mila lavoratori autonomi in più, ci sono 114mila lavoratori dipendenti in meno. Renzi dice che l'Italia è ripartita perché ha fatto le riforme, che consistono, dice lui, nella adozione del contratto di lavoro a tempo indeterminato a «tutele crescenti».

Ma come spiega che i dipendenti in un solo mese sono diminuiti di 114mila unità? E che quelli col contratto a tempo indeterminato, che dovrebbe avere mirabolanti effetti, sono diminuiti di 92mila unità? Lui non lo spiega, non vuole «gufare». Ma la spiegazione c'è: nel 2016 i nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato fruiscono di un esonero dai contributi sociali minore di prima. Diminuita la dose di droga, con cui sono stimolati, ne cala il numero. I contratti stipulati in gennaio di solito entrano in funzione a febbraio. Così in febbraio abbiamo avuto 92mila contratti nuovi meno che in gennaio. Poiché il numero di contratti vecchi, che terminano per pensionamento o altre ragioni, è rimasto invariato, ecco i 92mila addetti in meno.

La riduzione dei contratti a termine di 22mila unità dipende dal fatto che una parte viene trasformata in contratti a tempo indeterminato, che hanno uno sgravio contributivo, sia pure minore di prima. Un pochino di droga stimola comunque più che niente droga. Come si vede la famosa riforma governativa del mercato del lavoro, una volta «sdrogata», ha poca efficacia.Marchionne, capo di Fiat Chrysler, la decanta perché anche il suo gruppo fruisce del bonus contributivo. Ma lui ha fatto le nuove assunzioni mediante un contratto aziendale, in deroga a quello nazionale, che genera maggior produttività, perché permette di sfruttare di più e meglio gli impianti, con turni variabili e comporta premi di produttività specifici.

Le imprese che non hanno le spalle abbastanza larghe per uscire dall'organizzazione nazionale e locale che le tutela, e debbono sottostare ai contratti di categoria, devono contentarsi della «riforma di Renzi» che - non essendo basata sulla libertà di contratto - non produce nuova ricchezza e perciò nuovi posti di lavoro.Per creare occupazione c'è anche un altro metodo: avere una crescita del Pil maggiore. Ma le stime del Pil italiano, che il governo valutava al +1,6% per il 2016, sono state abbassate dalla Ue all'1,4% e dall'Ocse all'1%, mentre Standard e Poor's stima un +1,1%. Il modo che il governo escogita per far aumentare il Pil è il deficit di bilancio, che produce nuovo debito e dovrebbe stimolare i consumi, perché si basa sulla crescita della spesa corrente e su bonus fiscali. Ma i bonus fiscali spostano la domanda e l'offerta da un settore all'altro.

Per stimolare l'economia in modo efficace bisogna tagliare le alte aliquote, che danno poco gettito e distruggono ricchezza potenziale, e contenere le spese correnti, rilanciando gli investimenti con riforme vere. Cose che un governo con dna del Pd, che tira a campare, non può fare. Francesco Forte

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