Salva-banche, a rischio non solo gli istituti di Renzi: una minaccia da 60 miliardi

Dai dati degli analisti indipendenti di Consultique è emerso un altro rischio per i correntisti a proposito di 60 miliardi di obbligazioni subordinate ancora in giro, emesse da importanti istituti di credito

Salva-banche, a rischio non solo gli istituti di Renzi: una minaccia da 60 miliardi

"A tutti i risparmiatori coinvolti nel salvataggio delle 4 banche rivolgiamo oggi un importante appello: non firmare alcuna carta contenente la rinuncia ad eventuali azioni legali. Il nostro timore è che il Governo Renzi stia studiando un indennizzo-elemosina per gli investitori, al solo scopo di bloccare sul nascere le doverose azioni risarcitorie da parte dei risparmiatori". A dirlo è il Codacons, che in una nota parla di oltre 2.000 adesioni fra i risparmiatori per un'azione legale per il rimborso dei soldi investiti nei bond subordinati che subiranno perdite nel salvataggio di Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Carife. Secondo l'associazione dei consumatori "le misure annunciate dal Premier Renzi sono inaccettabili, perché prevedono solo briciole di rimborso per azionisti e obbligazionisti. Il nostro invito quindi è a chiedere il rimborso integrale dei soldi investiti".

Intanto dai dati degli analisti indipendenti di Consultique è emerso un altro rischio per i correntisti a proposito di 60 miliardi di obbligazioni subordinate ancora in giro, emesse da importanti istituti di credito. Oltre a Unicredit e Intesa-Sanpaolo, ci sono banche di medie dimensioni e Bcc, per un totale di 150 con tagli piccoli da 1.000 euro, quindi nelle mani dei risparmiatori.

Sono valori non a rischio nella loro totalità, considerando che i due colossi e gli istituti medi sono sopra i limiti regolamentari, ma ci sono emissioni di banche in difficoltà. Oltre due terzi di queste sono ad altissimo rischio perché sprovviste di rating. Tra loro una cinquantina non raggiunge un giudizio di "investment grade".

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