Sanità, 7 milioni di italiani indebitati per pagare le cure mediche

In 2,8 milioni sono stati costretti a svincolare i propri investimenti o a vendere la casa

Sanità, 7 milioni di italiani indebitati per pagare le cure mediche

La spesa sanitaria privata degli italiani arriverà a fine anno al valore record di 40 miliardi di euro. Una somma talmente alta che 7 milioni di persone hanno dovuto indebitarsi per pagare le cure mediche.

È quanto emerge dal rapporto Censis-Rbm Assicurazione Salute, presentato oggi, in occasione del Welfare Day, rigurdante la spesa dell'anno 2017. L'analisi rivela che gli operai spendono l'intera tredicesima in cure sanitarie familiari, corrispondenti a quasi 1.100 euro l'anno, spesa che incide pesantemente sulle altre risorse, per almeno 7 famiglie su 10. Inoltre, 2,8 milioni di italiani sono stati costretti a svincolare i propri investimenti o a venere la casa, per potersi permettere il pagamento di esami e visite. Solamente il 41% della popolazione paga le cure sanitarie esclusivamente col proprio reddito, mentre nella maggior parte dei casi i cittadini devono ricorerre ai propri risparmi o fare debiti. Il fenomeno riguarda soprattutto le fasce meno abbienti, che devono trovare più soldi per pagare la sanità, dato che il guadagno non è alto.

Marco Vecchietti, Amministratore Delegato di Rbm Assicurazione Salute, ha dichiarato che "sono 150 milioni le prestazioni sanitarie pagate di tasca propria dagli italiani", una spesa che dal 2013 al 2017 è aumentata del 9,6%, coinvolgendo 44 milioni di italiani che hanno dovuto tirare fuori i soldi di tasca propria.

La situazione rappresenta "la più grande forma di disuguaglianza in sanità, perchè colpisce in particolar modo i redditi più bassi, le Regioni con situazioni economiche più critiche, i cittadini più fragili e gli anziani". Il rapporto, infatti, mostra che a pagare le cure sanitarie è il 26% dei cittadini delle Regioni del Sud, il 20% di quelli del Centro e tra il 25 e il 30% di quelli del Nord. Inoltre, sembrano essere più esposte al fenomeno le persone in situazione di fragilità sanitaria e gli anziani.

La soluzione, per constratare tle condizione

risiede, secondo Vecchietti, nel restituire "una dimensione sociale alla spesa sanitaria privata attraverso una intermediazione strutturata da parte del settore assicurativo e dei fondi sanitari integrativi".

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