Sanremo, chiude storico ristorante cinese per il coronavirus

Lo storico ristorante cinese "La Muraglia", di Sanremo, comunica la chiusura per un breve periodo, dovuta all'allarme coronavirus che ha fatto crollare dell'ottanta per cento circa il numero di clienti. "Forza Italia e Forza Cina", è scritto nel cartello

Sanremo, chiude storico ristorante cinese per il coronavirus

"Forza Italia e Forza Cina". La frase, scritta in fondo a un cartello affisso sulla saracinesca abbassata del ristorante cinese La Muraglia, nella centralissima via Roma, a Sanremo, sul retro del Teatro Ariston, sembra quasi celebrare un gemellaggio ideale tra Italia e Cina, i due Paesi simbolicamente più colpiti dal coronavirus. La Cina per il numero assoluto di morti e di contagi e per aver diffuso l'epidemia in tutto il mondo; l'Italia per essere la nazione Europea con il più alto numero di soggetti infetti.

Le notizie allarmistiche delle ultime settimane, e ancora più inquietanti degli ultimi giorni, stanno iniziando a determinare un "effetto domino" nelle attività cinesi, che in provincia di Imperia e nella soleggiata Riviera dei Fiori rappresentavano un mercato fiorente. Il primo a cedere è stato proprio il ristorante La Muraglia, storico punto di ritrovo degli appassionati di cucina orientale, aperto da decine di anni.

"Gentili clienti - è scritto nel cartello affisso alla saracinesca abbassata del locale - ci dispiace informarvi, che per via della situazione generale che si è venuta a creare, non potendo sostenere i costi di gestione, chiuderemo per un breve periodo. Ci teniamo a ringraziare tutti coloro che ci hanno supportato in questo periodo difficile. A presto. Forza Italia e Forza Cina". L'allarme coronavirus ha determinato una vera e propria fobia anche in provincia di Imperia, dove purtroppo tutto ciò che è orientale viene automaticamente associato al temibile virus. Soltanto poche persone sono riuscite a superare pregiudizio. Forze, troppo poche. E dire che, tempo fa, la Riviera dei Fiori veniva considerata la "Chinatown" ligure.

Michelangelo (all'anagrafe, Xikuan Hu), referente dell'associazione Italia-Cina, dichiarò nel 2019 che in Liguria si contano circa cinquemila cinesi, duemila dei quali vivono in provincia di Imperia, con un picco di circa 700-800 persone a Sanremo; mentre tra Ventimiglia e la città dei Fiori ci sono trecento bambini. Insomma, a distanza di un anno la situazione anagrafica non è molto cambiata, ma a livello economico inizia a sentirsi la differenza.

Il timore è che se l'emergenza non cesserà a breve, rischieranno di chiudere altre attività, con un effetto catena difficile da arrestare e a giudicare dalle notizie in ambito sanitario, ci sarà ancora molto da aspettare.

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