Un nordafricano, detenuto nel carcere di Sanremo, ha devastato la cella, in preda a un raptus di follia, distruggendo il televisore. Passano poche ore e nella camera detentiva arriva una nuova tv. La vicenda sollevato polemiche da parte della segretaria ligure del Sappe, il sindacato di Polizia Penitenziaria.
“E' assurdo, quanto inspiegabile, il gesto del detenuto che è già stato protagonista di analoghi comportamenti violenti e devastatori - spiega il sindacalista Michele Lorenzo -. Non capiamo per quale motivo, tra l'altro, sia tornato a Sanremo, visto che in passato era stato trasferito di struttura proprio a causa della sua incompatibilità ambientale e del carattere violento. Puntualmente, infatti, ha ripetuto lo stesso copione dell'altra volta".
Il Sappe non accetta, che a distanza di poche ore dall’accaduto al nordafricano sia stato consentito di avere un nuovo televisore, malgrado si tratti di un apparecchio in condivisione con gli altri detenuti. "Ritengo che anche ai soli fini educativi, prima di ridare un oggetto che poco prima ha volutamente distrutto, si sarebbe dovuto adottare un'altra procedura - dichiara Lorenzo - almeno farlo aspettare un po' di più, perché comprenda l'importanza di quel televisore, utile non solo a lui ma anche agli occupanti della stessa cella”.
Per Lorenzo, Sanremo resta un carcere problematico: “Soltanto qualche giorno prima, un altro detenuto ha creato scompiglio addirittura lanciando e facendo esplodere delle bombolette di gas, dopo aver anche lui devastato la propria cella".
Secondo dati forniti dal Sappe: “Nel primo semestre del 2019, nella casa di reclusone di Sanremo, dove i 148 stranieri detenuti rappresentano il 57 per cento della popolazione carceraria, si sono verificati 38 casi di colluttazione e 78 di autolesionismo”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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