Web contro il Festival: "Il Pirellone non può schierarsi, la tv pubblica sì?"

Sui social la polemica su Sanremo: "Comizio a favore dell’omogenitorialità in una rete pubblica"

Web contro il Festival: "Il Pirellone non può schierarsi, la tv pubblica sì?"

ll social si scatena contro il Festival di Sanremo, reo di aver veicolato un messaggio ideologico ben preciso (quello favorevole al cosiddetto "utero in affitto"), ancorché in una televisione pubblica. Inoltre, rivolge una precisa accusa al buon senso generale: e cioè che mentre sul palazzo della Regione illuminato con la scritta "Family day" si è sollevato un polverone, in questo caso nessuno sembra fiatare.

Ieri sera cinque cantanti su dieci hanno portato sul palco un simbolo arcobaleno, accogliendo l’appello lanciato in Rete poco prima dell’inizio del Festival. Noemi, Enrico Ruggeri e Irene Fornaciari hanno appeso il fiocco colorato al microfono, Sergio Carnevale l’ha infilato nel taschino. Il tema unioni civili continua a essere caldissimo, anche per la presenza di Nicole Kidman (che ha avuto una figlia da una madre surrogata) e stasera sarà la volta del cantante irlandese Hozier. Impossibile non aver sentito la sua Take me to the church, e aver visto l’intenso video da cento milioni di visualizzazioni. Una clip, che esprime una chiara condanna delle discriminazioni contro gli omosessuali in Russia. Ebbene, la scelta deli ospiti e i nastri mostrati in prima serata, in una televisione pubblica, non è andata giù ad una parte consistente del web.

E così la protesta più silenziosa, alla fine si è rivelata quella più rumorosa: l’hashtag sta spopolando, tutti ne parlano e immancabilmente arrivano anche le polemiche.

Massimo Gandolfini, uno dei promotori del Family Day, che aveva scritto alla Rai per chiedere che l’esibizione di Elton John non si trasformasse in un "comizio a favore dell’omogenitorialità" si lamenta anche solo del fatto che la rockstar, sposata con David Furnih con due figli da madre surrogata, abbia dichiarato di essere felice di essere papà: "Nonostante avessimo chiesto, prima dell’inizio del Festival, di non prendere posizioni di parte rispetto alle unioni civili, ci sono state subdole dichiarazioni e battute inaccettabili. La tv pubblica - ha aggiunto - non deve schierarsi e, se lo vuole fare, lo faccia almeno dal lato della tradizione, soprattutto a Sanremo".

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