Sardegna, terra di centenari

In Ogliastra, nel cuore dell'isola, vivino gli italiani in assoluto più longevi

La genetica, l'alimentazione, l'ambiente e lo stile di vita sono all'origine della longevità. Lo affermano gli scienziati e lo conferma una ricerca, basata su studi empirici e scientifici in alcune aree del globo, chiamate «blue zone». Sono state identificate dal ricercatore statunitense Dan Buettner del National Geographic, dal demografo francese Michel Poulain, dell'università Cattolica di Louvain (Belgio) e da Gianni Pes, un medico nutrizionista dell'università di Sassari. Quando Poulain e Pes iniziarono la ricerca in Sardegna, cerchiarono in blu i paesi dell'Ogliastra e della Barbagia caratterizzati dalla presenza di elevate percentuali di longevi, iniziando a riferirsi a queste terre con l'espressione «zona blu». Cinque le aree del Pianeta nelle quali sono stati riscontrati elementi in comune, dallo stile alimentare a quello di vita: in Europa gli hotspot sono situati in alcuni paesi della Sardegna, nelle aree storiche della Barbagia e dell'Ogliastra, e nell'isola di Ikaria, in Grecia; in Giappone nelle isole di Okinawa; in Costarica nella penisola di Nicoya; e infine a Loma Linda, in California, nella comunità cristiana degli Avventisti del settimo giorno.

All'Auditorium di Palazzo Italia dell'Expo 2015 ieri si è aperto un Forum internazionale dedicato proprio alle Blu Zone, con la partecipazione di esperti internazionali e di Gianni Pes e Dan Buettner, gli studiosi che per primi hanno iniziato queste ricerche. Vivere bene e a lungo, in buona salute fisica e mentale, è un grande obiettivo di tutto il genere umano. Oltre all'impegno personale, concorrono a questa conquistaa un mix di fattori: ambiente, alimentazione, attività fisica, armonia sociale. I popoli più longevi del mondo vivono in un ecosistema familiare, lavorativo, sociale e ambientale che li induce a muoversi ed a rifuggere dalla pigrizia, dalla tristezza e dallo stress.

Da tempo la Sardegna è al centro degli studi sulla longevità e sullo stile di vita che consente di mantenersi sani ed efficienti anche in età avanzata. Una spedizione di nutrizionisti statunitensi accompagnati da numerosi giornalisti, tra cui Cynthia McFadden e Jake Whitman della televisione americana Nbc ha visitata nei mesi scorsi l'area dell'Ogliastra, nel nuorese, dove gli studiosi stanno tuttora indagando per comprendere le ragioni che hanno portato alla presenza di una alta percentuale di centenari e di ottanta - novantenni in salute ed attivi.

Il ricercatore Dan Buettner ha viaggiato in tutto il mondo incontrando le persone più longeve del pianeta, ed ha individuato alcune regole che potrebbero far iniziare un percorso di vita che favorisce la longevità. Buettner ha soggiornato a lungo in quattro Zone Blu del mondo: la Sardegna, in Italia; Okinawa, in Giappone; Loma Linda in California e la Penisola di Nicoya, nel Costa Rica. Queste popolazioni riescono a vivere meglio e più a lungo senza ricorrere a pillole, alla chirurgia o ai farmaci. Il ricercatore statunitense ha anche scoperto che tutti gli individui avevano precise abitudini di vita in comune. Ecco i fattori che sembrano concorrere in modo determinante alla longavità: 1. esercizio a bassa intensità su base quotidiana; 2. meditazione sul fatto che la vita ha uno scopo che viene perseguito ogni giorno; 3. rallentare, riposare, rilassarsi e recuperare le energie; 4. partecipare ad una comunità spirituale; 5. considerare la famiglia una priorità assoluta; 6.

trascorrere del tempo ogni giorno con persone care. Molte di queste norme sono da tutti riconosciute utili al benessere psico-fisico. Altre appaiono meno vitali, ma meritano una riflessione. Determinante è il rispetto per la propria ecologia mentale.

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