Scuola in Dad? E i sindacati scioperano per ottenere la dieta

La serrata per chiedere al governo di inserire nella didattica la dieta dei gruppi sanguigni. Peccato sia una fake news

Scuola in Dad? E i sindacati scioperano per ottenere la dieta

Mettetevi nei panni di una mamma, un papà e dei loro figlioli. Dopo settimane di scuola a singhiozzo, Dad imposta dalle zone rosse, quarantene per un raffreddore e via dicendo, si vedono recapitare a casa un avviso tutt’altro che apprezzato. Si tratta di una nota del Miur che informa l’intero panorama didattico dell’ultima azione di sciopero indetta dai sindacati del personale scolastico. Il motivo? Promuovere una nuova dieta agli studenti, benché sia ritenuta una fake news dagli scienziati. “Ma ci rendiamo conto?”, tuona Michela, nome di fantasia di una mamma che ha dovuto lasciare a casa i figli questa mattina. “E poi per quale motivo? Una dieta? Hanno fatto più scioperi in questo anno di Covid che in tutta la loro vita”.

Ad irritare infatti non è tanto, o non solo, che personale Ata, maestre, prof e via dicendo abbiano deciso stare a casa (e far chiudere alcune scuole) quando i bambini non riescono da un anno ad andare con regolarità in classe. Ma a sorprendere è soprattutto una delle motivazioni ufficiali della mobilitazione odierna. A darne notizia è lo stesso Miur in una dettagliata circolare dove si informa che ad aver indetto lo sciopero sono due sindacati: i Cobas - Comitati di Base della Scuola; e il Saese - Sindacato Autonomo Europeo Scuola ed Ecologia.

Se i Cobas protestano per ottenere più fondi alla scuola dal Recovery Plan, il Saese ha spiegato la serrata con una nota incredibile. Dopo aver precisato che “il sindacato è totalmente contrario ai provvedimenti politico legislativi del governo in ambito scolastico” (quali? tutti?) e di voler biasimare la “costante azione contraria alla scuola pubblica del governo e del ministro”, si precisa che il Saese chiede anche “disposizioni per la conoscenza e la promozione della dieta dei gruppi sanguigni nelle istituzioni scolastiche d’ogni ordine e grado”. Chiaro? “L’importanza e il significato dell’istituzione dell’educazione alimentare nella scuola - insistono - è facilmente intuibile: garantire un corretto percorso formativo alimentare, anche attraverso di una figura esperta di nutrizione o di scienza dell’alimentazione, capace di guidare gli studenti e dare loro le nozioni principali per avviarli nel percorso di una giusta e corretta igiene ed educazione alimentare, con i conseguenti effetti positivi nelle età successive”. Insomma: dieta del gruppo sanguigno o sciopero (di venerdì).

Non pochi genitori faticano a capire che senso abbia restare a casa per promuovere un modo di mangiare. Ma il tutto diventa ancor più grave se si considera che sulla fantomatica dieta del gruppo sanguigno “non ci sono prove scientifiche che confermino benefici per la salute". A dirlo, in un articolo del 2019, è La Fondazione Airc per la Ricerca sul Cancro. “Nè studi specifici, né revisioni sistematiche della letteratura hanno finora dimostrato benefici” ma “in certi casi chi segue questo regime alimentare dichiara di sentirsi meglio” solo perché “modifica la propria alimentazione quotidiana rendendola più simile a quella che gli esperti considerano una dieta salutare”. Il tutto “indipendentemente dal gruppo sanguigno”.

La strategia mangereccia in questione, detta anche “emodieta”, non se l’è certo inventata il sindacato. Venne proposta per la prima volta oltre 20 anni fa e si basa su un assunto, scrive l’Aric, abbastanza semplice: “Ciascuna persona dovrebbe scegliere cosa portare in tavola in base al gruppo sanguigno A, B, O e AB”. Se si naviga un po’ sui siti ufficiali del ministero della Salute, però, si arriva ad un’altra bocciatura di rilievo. “Questo regime alimentare fa bene alla salute?”, si chiede IssSalute, il portale dell’Istituto Superiore della Sanità. Risposta: No, “una sana alimentazione fa bene alla salute ma i gruppi sanguigni non c’entrano nulla”. Di più: l'Iss mette anche in allarme dal fatto che la suddetta teoria “ipotizza che una dieta contenente gli alimenti consigliati possa addirittura guarire alcune malattie che, apparentemente, non c’entrano nulla con l’alimentazione”.

Sarebbe bello, peccato che “tutto ciò, non ha alcuna base scientifica, e nessuno studio condotto a favore della emodieta ha dato risultati che ne dimostrino l’efficacia”. Insomma: tutta una mezza fake news. Ma per saperlo bisognerebbe andare a scuola e studiare. Non organizzare scioperi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica