Dopo un caos totale tra indiscrezioni e smentite - che ha lasciato le famiglie italiane nell'incertezza, nel disagio e nel panico - il governo alla fine ha preso una decisione forte: le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado e la frequentazione delle Università di tutta Italia sono sospese fino a domenica 15 marzo. Al di là delle polemiche politiche, c'è una parte di studenti che non ha gradito questa scelta: si tratta soprattutto di ragazzi che a breve dovranno affrontare l'esame di Stato o di laurea, ansiosi per le prossime disposizioni dell'esecutivo in tema di istruzione. Ma andiamo a vedere cosa cambia per il momento. Dalla didattica a distanza alle sessioni di esame, passando per le prove Invalsi e per i viaggi di istruzione: ecco tutto ciò che alunni e insegnanti devono sapere.
Anno scolastico e didattica
Innanzitutto occorre chiarire la differenza tra la chiusura delle scuole e la sospensione delle attività didattiche: il primo caso riguarda le zone rosse colpite dall'emergenza Coronavirus; il secondo scenario invece è relativo alle altre province e città italiane, dove le strutture scolastiche resteranno aperte con studenti e docenti a casa, mentre preside e bidelli presteranno servizio e le segreterie saranno regolarmente aperte. Una delle voci circolate è quella di allungare l'anno scolastico, ma la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha smentito tale ipotesi: il decreto approvato il 2 marzo ha confermato la validità anche se non si dovessero raggiungere i 200 giorni minimi di lezione stabiliti per legge, in quanto si tratterebbe di una situazione dovuta a cause di forza maggiore.
Alcune scuole del Nord hanno provveduto ad avviare la didattica a distanza, ma il sistema non è obbligatorio: i dirigenti scolastici dovranno decidere se attivarlo o meno dopo aver consultato il collegio dei docenti. Per i bimbi delle elementari è evidente la necessità della presenza di un adulto per garantire la cooperazione attiva. Intanto il Miur ha messo a disposizione l'elenco dei materiali di didattica digitale già disponibili e ha previsto lezioni a distanza per la formazione dei docenti.
Gite e prove Invalsi
Il decreto non specifica alcuna scadenza per quanto riguarda lo stop alle uscite didattiche e ai viaggi di istruzione delle scuole, in Italia e all'estero: non è dunque da escludere che il termine possa essere allungato oltre il 15 marzo. Da ricordare che è previsto il recesso senza penale prima dell'inizio del pacchetto di viaggio.
Lo svolgimento delle prove Invalsi - inizialmente previsto per il mese di marzo - valide per l'ammissione all'esame di Maturità è stato sospeso: un nuovo calendario verrà studiato, analizzato e varato dall'Istituto di valutazione.
Esame di Stato e lauree
Dal Ministero dell'Istruzione filtra molta cautela sull'esame di Stato: le prossime decisioni verranno basate sulla durata del provvedimento approvato nella giornata di ieri. Risulta evidente che verrebbe preso in considerazione e stilato un piano di emergenza qualora i tempi dovessero essere allungati. Comunque Lucia Azzolina ha tenuto a specificare: "Non ci sarà il sei politico. Dobbiamo essere il più possibile presenti nei confronti delle scuole, intervenire sulle difficoltà, ma pretendere da loro senso di responsabilità". Al momento non vi è alcuna indicazione sui programmi scolastici, che potrebbero essere rivisti e ridotti: si tratta di uno scenario che sarebbe concreto se la chiusura si prolungasse. In tal caso il Ministero interverrà con misure specifiche per gli studenti di terza media e di quinta superiore.
Lezioni e lauree sospese fino al 15 marzo. Alcuni atenei si sono già adoperati con lezioni online, ma non tutti procederanno in questa direzione.
Sulle sessioni di esame e di laurea ogni Università deciderà se abilitarle via Skype o a distanza: per scongiurare incomprensioni e per avere informazioni chiare e affidabili si consiglia di consultare il sito della propria Università.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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