Sisal: gioco responsabile, solidarietà, cultura e sport

Presentato il "Rapporto di Sostenibilità 2016": tanti i progetti messi in campo con un impegno sempre più forte. L'intervento al Comune di Amatrice dopo il terremoto. Il sostegno costante a favore della ricerca scientifica. L'ad Emilio Petrone: "L'azienda ha sempre ricercato un equilibrio tra responsabilità economica e sociale"

Sisal: gioco responsabile, solidarietà, cultura e sport

Un modello di gioco equilibrato e consapevole, progetti di valorizzazione della cultura, del talento e dei valori positivi del gioco e dello sport, solidarietà a attenzione alla qualità della vita dei dipendenti. E' l'impegno di Sisal raccontato nel Rapporto di Sostenibilità 2016 di Sisal Group, presentato a Roma presenti il presidente di Sisal Augusto Fantozzi, dell’amministratore delegato Emilio Petrone, con l’intervento del sottosegretario del ministero dell’Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta.

"Sin da quando è stata giocata la prima schedina nel 1946, l'azienda ha sempre ricercato un equilibrio tra responsabilità economica e sociale, coniugando la propria missione con la volontà di creare valore per tutti gli stakeholder, attraverso una governance trasparente e responsabile, in dialogo con tutti i portatori di interesse - ha sottolineato Emilio Petrone, Ceo di Sisal Group .- Come in origine, Sisal vuole continuare a essere presente nella società generando insieme alle opportunità di business, valore condiviso".
"Sono dunque orgoglioso di presentare il nuovo Rapporto di Sostenibilità - ha aggiunto Petrone - frutto di un lungo lavoro che coinvolge l'intera azienda e che vede il forte impegno di team dedicati. Tra i primi operatori del settore, da ormai sette anni, siamo impegnati in questo percorso che annualmente ci vede protagonisti con la pubblicazione del documento di sostenibilità conforme con i più elevati standard internazionali".

L'impegno nella responsabilità parte dalla promozione di un modello di gioco equilibrato e consapevole, quale passatempo sicuro e divertente. La centralità del programma di Gioco Responsabile, focalizzato sull'intrattenimento, sul divieto di gioco ai minori, con particolare attenzione alla tutela delle fasce di consumatori più vulnerabili, e sulla prevenzione e contrasto del gioco illegale, è un elemento considerato "inderogabile" dall'azienda. Sisal è uno dei due operatori in Italia ad avere ottenuto il rinnovo le certificazioni da parte di EL - European Lotteries e WLA - World Lottery Association al massimo livello, secondo gli International Standards sul Responsible Gaming.

Gioco, ma non solo. Sisal sostiene progetti di valorizzazione della cultura, del talento e dei valori positivi del gioco e dello sport come Oltre il gioco, iniziativa promossa insieme con Roma Cares e As Roma, per supportare la Liberi Nantes Football Club, prima squadra di calcio in Italia interamente composta da rifugiati e richiedenti asilo e riconosciuta dal 2007 dall'Unhcr. E We all football, l'iniziativa realizzata insieme alla Juventus Football Club, As Roma e il Brescia Calcio Femminile, che sostiene la parità di genere e le pari opportunità in ambito sportivo.

Da molti anni, inoltre, Sisal mette a servizio della solidarietà la propria rete di ricevitorie per dare vita a campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi a supporto della ricerca scientifica. Da 17 anni sostiene Airc, da cinque l'iniziativa Pink is good della Fondazione Veronesi, da 12 anni è al fianco di Telethon. Senza dimenticare l'emergenza terremoto che ha colpito le zone del Centro Italia, dove l'impegno di Sisal si è tradotto in un progetto di sostegno a favore del Comune di Amatrice.

Il 2016 è stato anche l'anno dell'accordo tra Sisal e Agenzia per l'Italia Digitale, per partecipare al progetto PagoPA, importante iniziativa strategica per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, che consente a cittadini e imprese di effettuare e gestire pagamenti in modalità elettronica con estrema sicurezza e semplicità, attraverso la rete dei Servizi Sisal.

Sempre nel 2016 Sisal è stata premiata dal Politecnico di Milano per il suo modello di Smartworking, concretizzato nel progetto Volta, che promuove la diffusione di una nuova modalità di lavoro attenta al work-life balance dei dipendenti.

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