Tre anni e mezzo di carcere per una canzone. Il Tribunal Supremo ha confermato la condanna inflitta ad un rapper per i reati di esaltazione del terrorismo, gravi offese alla corona e gravi minacce a politici.
"Gravità delle espressioni"
Miquel Arenas, noto come Valtònyc, era stato condannato in primo grado dall'Audiencia Nacionale. Ha presentato ricorso contro la sentenza appellandosi alla libertà d'espressione e evidenziando che "il linguaggio del rap è estremo, provocatorio, allegorico e simbolico". Tutto inutile. I giudici del Tribunal Supremo hanno confermato la sentenza emessa in primo grado riconoscendo "la gravità delle espressioni" utilizzate.
I brani pubblicati dall'artista online comprendono messaggi di appoggio all'Eta e ad alcuni membri specifici dell'organizzazione, insulti alla monarchia e in particolare a Re Felipe
VI -con riferimenti alla sua impiccagione-, minacce assortite contro personaggi politici delle Baleari. I legali del rapper hanno preannunciato un nuovo ricorso contro la sentenza considerata "un'autentica aberrazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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