Prima ha bloccato il traffico sulla A28 Portogruaro-Conegliano, procedendo a passo d'uomo, poi ha speronato due auto della polizia e infine si è procurata dei tagli all'avambraccio: a inscenare una protesta contro l'attuale crisi economica e la propria condizione è una giovane bulgara di 26 anni.
Pamela ha scelto di riprendere in video le sue rimostranze, per dare ad esse una maggiore visibilità, utilizzando il proprio profilo Instagram. Al volante di una Ford Fiesta, la giovane ha imboccato l'autostrada, esponendo sul lunotto posteriore un cartello nel quale erano riportate le motivazioni della sua protesta e viaggiando a una velocità di circa 30 km/h. "Vogliamo libertà! Pago le tasse, sono educata e rispettosa. Lavoro per Amazon, ma ogni sera mi chiedo dove dormirò", si legge nel manifesto. "E io sono tra quelli più fortunati. Se non è in quest'auto, devo pagare almeno 50 euro a notte. Tutto ciò pure con il ciclo, e non avevo dove lavarmi. Mi sento umiliata dal mio governo. Chiedete indeterminati; affitti e consumi in aumento continuo. Siamo in deficit. Ci state uccidendo. Vi pulite il culo con le nostre vite. Basta!".
Le segnalazioni
Tutto ha avuto inizio nel corso della tarda mattinata di domenica 16 ottobre, quando alcuni automobilisti hanno inoltrato una segnalazione di pericolo sulla A28, a causa della presenza di una vettura che procedeva a passo d'uomo sulla carreggiata e per di più con il lunotto posteriore completamente coperto da un cartellone.
La 26enne aveva annunciato le proprie intenzioni sui social in occasione del giorno del suo compleanno."Sto restando senza soldi e non ho niente da perdere", aveva raccontato ai suoi follower dal bagno di un hotel, "voglio fare questa cosa per tutti: vado ai 30 all'ora da Pordenone a Milano, a trovare un amico". Poi l'appello: "Chi vuole si aggiunga. Non voglio dare fastidio a nessuno, ma solo rallentare il traffico perché meritiamo attenzione".
L'intervento della polizia
L'obiettivo di raggiungere Milano non si concretizza: la ragazza, infatti, viene bloccata da tre pattuglie della stradale poco dopo Godega Sant'Urbano (Treviso). "Non posso fermarmi, ci state uccidendo! Vi pulite il culo con le nostre vite. Basta!", grida la donna verso gli agenti, arrivando persino a procurarsi delle lesioni all'avambraccio e mostrandole poi ai poliziotti. Durante l'inseguimento il tratto autostradale interessato è stato temporaneamente chiuso, e il traffico deviato per motivi di sicurezza.
Una volta arrestata la corsa del mezzo della giovane, i poliziotti hanno provveduto al fermo della protagonista della vicenda. Quest'ultima è stata successivamente trasportata presso l'ospedale di Conegliano per ricevere una medicazione alle ferite autoinferte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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