Ecco perché ha ragione Zaia sull'acquisto degli altri vaccini

Per Arcuri sui vaccini lo Stato ha le mani legate da Bruxelles. Secondo Zaia esiste una via legale per acquistarli in proprio senza trasgredire i contratti europei. Ecco le carte della Commissione che darebbero ragione al governatore del Veneto

Ecco perché ha ragione Zaia sull'acquisto degli altri vaccini

Molti lo davano per spacciato. Invece, il super commissario è ancora lì e tenere le redini della crisi pandemica. Vuoi per preservare precari equilibri politici, vuoi per garantire una linea di continuità nella gestione dell’emergenza. Domenico Arcuri, che come ad di Invitalia è sopravvissuto a nove governi, l’ha sfangata ancora. Anche se rimpiazzato dalla Protezione civile nella pianificazione territoriale della campagna vaccinale, il commissario dimezzato di incarichi, gestirà la partita che scotta nella lotta al virus: l’approvvigionamento dei vaccini anti Covid. Proprio mentre le case farmaceutiche annunciano tagli nelle forniture, le varianti dilagano e le Regioni scalpitano per poterli acquistare da sole.

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha annunciato di avere in mano due offerte per l’acquisto di vaccini, una da 15 milioni ed una da 12 milioni di dosi. Si tratta di fiale autorizzate dall’Ema, proposte da intermediari verificati, con prezzi in linea con quelli concordati dall’Ue con Pfizer, AstraZeneca e Moderna. Le bozze di contratto, pronte per essere concluso in tre-quattro giorni, sarebbero già sulla scrivania del super commissario per l’avallo definitivo. “Quando i portavoce della Commissione - ha spiegato Zaia ieri, nel corso del consueto punto stampa alla sede della Protezione civile di Marghera - dicono che Stati e Regioni non possono procedere con acquisti che intacchino la ‘strategia europea’, intendono dire che non si possono fare acquisti che vadano a ridurre gli stock già promessi da Pfizer, Astrazeneca e Moderna a Bruxelles. Ma noi trattiamo dosi extra, che le case farmaceutiche immettono comunque nel mercato, perché mica c’è solo l’Europa, l’Europa è piccola se guardiamo al mondo intero. Altrimenti Israele come avrebbe fatto a vaccinare già tutti? La Gran Bretagna come potrebbe andare al doppio della nostra velocità? La Germania come avrebbe potuto acquistare 30 milioni di dosi aggiuntive? Come avrebbe potuto Pfizer proporre al governo e ad Arcuri un addendum, a cui dare risposta entro termini ben precisi? Significa - tuona Zaia - che vaccini in più ce ne sono eccome e se non li compriamo noi li compra qualcun altro”.

Il commissario Arcuri, a cui spetterebbe dare il via libera ai governatori, ha già messo le mani avanti incolpando l’Ue di aver firmato contratti che vincolano gli Stati membri a un acquisto comunitario. E impediscono l’ingaggio fai da te. Ma i documenti siglati a Bruxelles cambierebbero le carte in tavola. La strategia dell’Unione europea per i vaccini contro la Covid-19 che risale al 17 giugno scorso sembrerebbe dare ragione al governatore del Veneto.

“Quando sarà provata - si legge nel documento - la validità di uno dei vaccini che beneficiano del sostegno, gli Stati membri potranno acquistarlo direttamente dal produttore alle condizioni stabilite nell'accordo preliminare di acquisto. Agli Stati membri sarà dato accesso a una quantità di dosi di vaccino secondo a una chiave di ripartizione basata sulla popolazione”. Bruxelles compra per tutti e poi le aziende farmaceutiche distribuiscono le quote pattuite sul criterio demografico. Chi ha più abitanti avrà più vaccini. Ma, come sottolineato da Zaia, non è specificato nessun divieto alla stipula di contratti d'acquisto gestiti in proprio dalle Regioni e dai loro dipartimenti sanitari territoriali. Insomma, ci sarebbero tutte le condizioni per un via libera in linea con quanto concesso da Bruxelles. E, come riporta Enza Cusmai ne Il Giornale in edicola oggi, la partita starebbe per chiudersi. "Ho parlato con il Commissario Arcuri il quale ha chiesto, spiega Zaia - per una verifica fino in fondo, se i vaccini corrispondono a quanto scritto nel contratto".

Acquisto vaccini Ue

Non solo. “Quando uno dei vaccini è disponibile, - si legge sotto nella comunicazione della Commissione - gli Stati membri possono utilizzare i risultati dell'appalto condotto dalla Commissione per acquistare vaccini direttamente dal produttore, senza dover ricorrere a una procedura di appalto nazionale supplementare”. Qui il passaggio chiave che darebbe ragione a Zaia.

La Commissione sembrerebbe consentire un’acquisto in proprio non solo alle Regioni, ma anche ai singoli Stati. Le “famose” dosi extra rispetto a quanto pattuito di cui parla il governatore veneto. E se l’interpretazione delle carte è corretta, Arcuri non avrebbe più l’alibi dello mani legate da Bruxelles.

Acquisto vaccini Ue

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