Innocenti. Per Olindo Romano non c'è dubbio: lui e sua moglie Rosa Bazzi non sono colpevoli per la strage di Erba.
È stato condannato all'ergastolo, ma non molla. Dopo aver confessato e ritrattato la propria colpevolezza, oggi torna a dirsi innocente. Lo fa in un'intervista a il Giorno, in cui racconta della vita quotidiana in carcere e ritorna su quella maledetta notte dell'11 dicembre 2006.
Allora, "mai avrebbe immaginato" di essere "etichettato" come l'autore della strage, racconta Olindo. "Eravamo frastornati, inizialmente i pompieri ci autorizzarono a rientrare a casa - ricorda - Poi abbiamo confessato perché non volevamo separarci l’uno dall’altra e perché non ci avevano prospettato alcuna speranza se non quella di scegliere il male minore proprio con la confessione. Ma noi con la strage non c'entriamo niente."
Ora i coniugi Romano-Bazzi trascorrono una vita ordinaria da carcerati, incontrandosi tre volte al mese con colloqui definiti "sereni". Olindo svolge alcuni lavori all'interno del penitenziario in cui è detenuto, e attende. Come sua moglie, attende la revisione del processo.
Protesta che le indagini "non furono approfondite, ma trascurarono le prove scientifiche" che smentirebbero la confessione. E "confidando nella giustizia", è convinto che "prima o poi" si accerti l'estraneità sua e di Rosa con la strage di Erba.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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