Strage di Erba, Rosa Bazzi dal carcere: "Quella notte c’era uno sconosciuto nel cortile"

In una intervista rilasciata a “Le Iene”, Rosa Bazzi accusa la giustizia italiana di aver lavorato male affermando, poi, che la sera della strage nel cortile c’era uno sconosciuto

Strage di Erba, Rosa Bazzi dal carcere: "Quella notte c’era uno sconosciuto nel cortile"

Dopo un silenzio durato 12 lunghi anni, Rosa Bazzi torna a parlare in tv. La donna, condannata insieme al marito Olindo per la strage di Erba, dal carcere di Bollate si concede ai microfoni de "Le Iene", rilasciando una dichiarazione choc.

“Non siamo stati noi due. Non hanno svolto bene il lavoro che hanno fatto”, afferma la Bazzi lanciando, così, una pesante accusa. Il significato di questa forte affermazione, la signora lo spiega una volta vinto il disagio per essere di fronte alle telecamere, una situazione particolare a cui non è abituata e che le procura dei problemi a parlare.

La Bazzi, infatti, parla di una "presenza sospetta" all’interno del cortile di via Diaz la sera della strage. “L’ho detto anche ai carabinieri che quando siamo usciti abbiamo visto un signore, però loro non ci hanno neanche ascoltato. L’abbiamo detto pure al maresciallo Gallorini” ha affermato la donna in modo deciso.

Quest’ultima, poi, ha anche aggiunto ulteriori particolari.

"Abbiamo visto un signore, con una borsa in mano, un giaccone e un cappello". L’intervista arriva tre giorni dopo la richiesta da parte di Azouz Marzouk, il marito di Raffaella e padre di Youssef, che aveva chiesto la revisione del processo.

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