Ha impugnato la pistola alla tempia ed ha premuto il grilletto togliendosi la vita.
Sergio Claudio Perroni, lo scrittore 63enne di "nel ventre" si è suicidato Taormina nella mattinata di oggi, 25 maggio, verso le 10 del mattino. Il gesto è avvenuto in strada, nei pressi della centralissima in via Roma, davanti all'Hotel San Domenico.
Secondo le prime ricostruzioni l'uomo si sarebbe sparato un colpo di pistola in testa con la sua 7,65 e il gesto sarebbe stato compiuto davanti ai numerosi passanti che hanno assistito impotenti a quanto stava accadendo. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato della polizia locale i quali vicino al corpo senza vita dello scrittore hanno trovato un bigliettino in cui Perroni spiegava le motivazioni del suo gesto. L'uomo aveva gravi problemi di salute e la malattia aveva provocato lui un forte stato di abbattimento emotivo che probabilmente lo ha spinto al suicidio. Sul caso sono in corso le indagini coordinate dal vicequestore Fabio Ettore. La salma è stata restituita alla famiglia.
Poche settimane fa Perroni aveva presentato al Salone del libro di Torino il suo ultimo racconto dal titolo "La bambina che somigliava alle cose scomparse". Nato a Milano nel 1953, aveva vissuto a Roma fino agli anni Ottanta. Negli ulti anni aveva deciso di vivere con la moglie a Taormina dove aveva aperto la sua agenzia editorialee letteralia.
Scrittore molto apprezzato aveva curato le edizioni italiane di autori come Steinbeck e David Foster Wallace. Numerosi, inoltre, i suo libri, tra cui "Non muore nessuno", "Leonilde. Storia eccezionale di una donna normale", "entro a volte nel tuo sonno" e "Nel ventre". Cordoglio nel mondo della cultura.
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