Quando la cliente è salita sul taxi, le ha chiesto la destinazione e ha messo in moto. Poi, mentre guidava, si è lasciato andare ad atti di autoerotismo. Con movimenti che la donna non poteva certo equivocare. Adesso il tassista sporcaccione è stato condannato per "violenza sessuale".
Lo scorso maggio, durante il turno notturno, il tassista aveva costretto la cliente, una pierre romana di trent’anni, ad assistere alla pratica erotica. La donna è stata terrorizzata perché, come ricostruisce il Messaggero, "più il conducente si eccitava con gli strusciamenti, più schiacciava l'acceleratore, proprio per non lasciare alla cliente la possibilità di fuggire". Il sostituto procuratore Vincenzo Barba ha valutato l'atteggiamento del tassista "violento e minaccioso" e lo ha paragonato a un abuso sessuale.
"In qualità di esercente di pubblico servizio - scrive il magistrato - il tassista, nel corso dello svolgimento delle sue funzioni, durante la corsa ordinata dalla vittima ed effettuata da via Achille Grandi all’aeroporto di Ciampino, conduceva il mezzo di notte su una strada scarsamente trafficata a elevata velocità (così da impedire ogni reazione della vittima), masturbandosi per l'intera durata della corsa, costringendo la cliente, seduta nel sedile posteriore, a subire atti sessuali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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