La Capua alza il velo sul Covid: "Ora lascia tatuaggi sul corpo..."

La virologa invoca comportamenti virtuosi per impedire al patogeno di diffondersi e di raggiungere il suo scopo: "Il suo obiettivo è infettare il più alto numero possibile di persone nel più breve tempo possibile"

La Capua alza il velo sul Covid: "Ora lascia tatuaggi sul corpo..."

Il Coronavirus lascia tatuaggi nel cuore e nei muscoli quando passa, questa l'opinione della virologa Ilaria Capua maturata sulla base di un citato report dell'Organizzazione mondiale della sanità.

Un'opinione espressa durante l'intervista concessa a "DiMartedì", trasmissione in onda sulle frequenze di La7 e condotta da Giovanni Floris. Che l'esperta sia in vena di metafore appare chiaro fin da subito, quando cita uno degli altri ospiti, ovvero il giornalista e scrittore Bruno Vespa, per illustrare un concetto per lei lampante."È arrivato il temporale, lo avevamo detto che sarebbe arrivato ed è arrivato da noi, come nel resto d'Europa. Vorrei ricordare che siamo in mezzo ad una pandemia. Vedo Bruno Vespa... ecco, è come se fossimo sotto ad un attacco di vespe", dichiara Ilaria Capua. "Nel senso che è uno sciame che porta malattia, e per alcune persone sono molto pericolose queste vespe. Ma anche per persone che magari non lo sanno, perché la vespa ti può anche pungere in un occhio", prosegue la virologa.

Dopo questo "entomologico" paragone, che avrà forse fatto fischiare le orecchie anche a Crisanti, l'ospite va avanti dicendosi oramai certa che si possa parlare di vera e propria seconda ondata, nonostante che il numero di morti e ricoverati in terapie intensive non sia paragonabile a quelli decisamente più consistenti registrati nella scorsa primavera, così come quello dei tamponi effettuati, che risulta soverchiante se confrontato ai dati acquisiti in precedenza. "Io credo che i numeri parlino, parlino chiaro. Credo che purtroppo questa ondata sia arrivata, e con i comportamenti virtuosi si riuscirà a tenerla sotto controllo. Sappiamo quello che dobbiamo fare. Veramente, mi appello a tutti, perché è un momento molto difficile e non finirà qui, dobbiamo arrivare dall'altra parte dell'inverno", avvisa Capua.

"Anche in questi momenti di grande emozione, cominciamo a dire quello che sappiamo: ossia che il virus c'è, sta circolando, si vuole endemizzare", aggiunge la virologa, che svela al suo uditorio le vere intenzioni del patogeno. "Il suo obiettivo è infettare il più alto numero possibile di persone nel più breve tempo possibile. Noi sappiamo cosa dobbiamo fare, e vorrei chiedere una cosa: vorrei chidere alle persone che si mettono sempre la mascherina, quante di loro sono finite in ospedale. Non guardiamo chi non si comporta bene, guardiamo chi si comporta bene e promuoviamo quei comportamenti virtuosi, perché sono quei comportamenti che possono essere copiati, perché funzionano", dice convinta la virologa.

"Proprio qualche giorno fa", racconta ancora a Floris ed ai suoi ospiti, "è uscito un report dell'Organizzazione mondiale della sanità, che fa questa sintesi che secondo me è veramente, diciamo, semplice da capire. Allora, nella maggioranza dei casi il Covid-19 non provoca sintomi. Nel 10%-15% dei casi provoca dei sintomi che poi possono diventare gravi. Nel 5% dei casi la situazione diventa molto grave e può portare alla morte".

E per rendere ancora una volta chiaro il suo esempio, Capua trova nuovamente spunto nel mondo degli insetti: "Però c'è un'altra cosa che è venuta fuori da questo report e che è la famosa vespa nell'occhio. Nel senso che anche persone che fanno la forma lieve o non sviluppano forma clinica possono avere degli strascichi. Possono avere delle conseguenze a lungo termine".

E di quali conseguenze si parla? "C'è un'altra serie di strascichi

che si cominciano a vedere in questo momento in cui, ripeto, i dati sono in evoluzione. Ci sono, chiamiamoli dei tatuaggi che il virus lascia quando passa sul cuore, nei muscoli", conclude l'esperta.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica