Terremoto Mugello, Ingv: "Possibili nuove forti scosse"

Antonio Piersanti, sismologo dell’Ingv, ricorda che quella del Mugello è una zona sismogenetica nota alle cronache. Sono possibili scosse più forti

Terremoto Mugello, Ingv: "Possibili nuove forti scosse"

Non si può escludere il verificarsi di un terremoto più forte nelle prossime ore nell’area del Mugello. È quanto ha affermato all'AGI da Antonio Piersanti, sismologo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), che ha commentato l'evento sismico di magnitudo 4.5 registrato questa mattina alle 4.37 tra i comuni di Scarperia San Piero e Barberino del Mugello.

L’area in questione infatti, “è nota per dare sequenze sismiche ricche di eventi, come abbiamo già avuto modo di registrare questa mattina”. Non è un caso, quindi, che si sono già verificati più di 70 terremoti, molti dei quali sono stati chiara,mente avvertiti dalla popolazione come quello delle 10:17 di magnitudo 3.3. “Ci attendiamo che le scosse continuino nei prossimi giorni, e non possiamo escludere nulla, neppure scosse di magnitudo più significativa".

L’esperto ha spiegato che l’evento di questa notte ha avuto una “profondità inferiore ai 10 km e a carattere distensivo, parliamo cioè di una sismicità che è peculiare a tutto l'Appennino centrale e meridionale”. Piersanti afferma che scosse di questa entità “non dovrebbero comportare danni di alcun tipo, ma data la peculiarità del nostro patrimonio artistico, così ricco e delicato, non possiamo escludere questa possibilità".

Seppur un terremoto non si può prevedere, l'evento che ha colpito il Mugello non è giunto del tutto inaspettato. "Nel nostro paese i terremoti non arrivano mai inaspettati - ha osservato l’esperto - quella del Mugello è una zona sismogenetica nota alle cronache, sia dal punto di vista storico, sia dal punto di vista dell'epoca più recente”,

Piersanti ha ricordato due gli eventi più tragici legati a scosse sismiche che hanno colpito questo territorio: quello avvenuto nel 1542, esattamente nella stessa area di questa notte, di magnitudo 6.0, e l’altro del 1919 di magnitudo 6.4, uno dei più potenti di tutto l'Appennino settentrionale, che provocò più di 100 morti e ingenti danni alla provincia di Firenze. "Il fenomeno è continuato anche nel recente passato. Dal 1985 ad oggi si sono susseguite tante sequenze sismiche e nel 2008, sempre in quel territorio, si sono verificati due terremoti di magnitudo 4.5 e 4".

Fortunatamente nessuna persona, a parte lo spavento, ha riportato conseguenze.

Diverse abitazioni nel Mugello hanno riportato qualche danno così come alcune chiese della Valle del Bisenzio. Per valutarne l'esatta portata sono in corso gli accertamenti del caso. La Sala di Protezione civile della Città Metropolitana ha informato che è stato chiuso per inagibilità il municipio di Barberino di Mugello.

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