È stato condannato a 6 anni di reclusione con il rito abbreviato Abderrahim Moutaharrik, il marocchino soprannominato 'il pugile dell'Isis', perché quando affrontava gli incontri di thai boxe, di cui era un campione a livello europeo, indossava i colori de Califfato. Per lui i pm Francesco Cajani e Enrico Pavone avevano chiesto una condanna a 6 anni. Una pena di 5 anni, invece, è stat inflitta alla moglie Salma Benncharki, anche lei accusata di terrorismo. La coppia pianificava diversi attentati in Italia: tra gli obiettivi c'era anche il Vaticano. Nell'immediato futuro inoltre pensavano di trasferirsi in Siria con i figli piccoli. Il gup Alessandra Simion, titolare del processo, ha inoltre disposto per loro la sospensione della podestà genitoriale. "Moutaharrik è amareggiato e incredulo per la condanna e continua a dichiararsi innocente", ha affermato il suo legale Sandro Clementi dopo la condanna.
"È una sentenza annunciata - dice Clementi - a cui ci appelleremo sicuramente. È un processo che non ha avuto nessuna fondatezza probatoria e che si è svolto senza garanzie per l’imputato. Oggi trova conferma quanto avevamo scritto nell’istanza di ricusazione che avevano presentato contro il giudice e che ci è stata respinta".
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