Continua ad incrementarsi, ed in modo decisamente allarmante, il numero dei jihadisti e degli integralisti islamici presenti in Italia per i quali viene decretata l’espulsione dai confini nazionali a causa di un incombente rischio terrorismo.
I numeri che si possono registrare nel nostro Paese sovrastano decisamente quelli rilevabili in altre zone del continente europeo e mostrano che ci troviamo dinanzi ad un fenomeno in costante ascesa. Basti pensare che la media dei soggetti a rischio espulsi ogni mese, 8 nel 2017, si è incrementata di due unità, salendo fino a 10 durante l’anno in corso. Dall’inizio del 2018, infatti, sono state complessivamente 105 le ordinanze di espulsione firmate dal Viminale, per un totale di 340 se si prendono in considerazione solo gli ultimi tre anni.
Marocchini, tunisini ed egiziani sono le etnie più colpite dai provvedimenti di allontanamento dai confini nazionali, seguiti a ruota da afghani, pakistani ed individui provenienti dalle regioni balcaniche.
Nel tentativo di contrasto del fenomeno assume particolare importanza l’attenzione rivolta al mondo della scuola, dove il rischio di proselitismo da parte dei jihadisti è particolarmente alto. Il pericolo di manipolazione e radicalizzazione è maggiore tra i giovanissimi, secondo gli investigatori. Ecco il motivo per cui l’antiterrorismo usa un riguardo particolare nel monitoraggio della situazione all'interno degli edifici scolastici.
Grazie alla
collaborazione del personale scolastico, i servici di intelligence tentano di tenere sotto costante controllo ogni tipo di atteggiamento da parte dei ragazzi che possa far sorgere anche il minimo sospetto a riguardo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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