È andato in fumo il piano di una coppia di romeni, convinti di riuscire a ricattare e ad estorcere del denaro ad un sacerdote 80enne di Torino.
La vicenda si è svolta a cavallo tra i mesi di marzo e maggio 2018. Anca Dragan, una romena di 35 anni, ha raggiunto con una scusa il parroco in sacrestia e, senza alcuna apparente motivazione, lo ha baciato sulle labbra. Oltre a ciò si è addirittura sfilata la maglietta di dosso, con la scusa di mostrare i segni di una qualche malattia al seno. Il sacerdote, comunque, l’ha subito allontanata da sé, chiedendole di andarsene immediatamente. Visto vanificato ogni tentativo di ammaliare il prete, la donna avrebbe addirittura giocato la carta della triste storia della malattia di sua madre.
Il pover’uomo, allora, avrebbe deciso di aiutare la 35enne e si sarebbe tolto di tasca 50 euro, convinto che la storia si sarebbe conclusa lì.
Ciò che il sacerdote non sapeva è che, mentre la donna tentava di sedurlo, il marito Dumitru stava scattando delle fotografie di nascosto, con le quali ricattare successivamente il prelato.
Qualche giorno dopo, un secondo attacco. La 35enne riesce ad avvicinare nuovamente il sacerdote ma stavolta, oltre a mostrare il seno, si abbassa anche i pantaloni esibendo le parti intime. Il prete, sconvolto per l’accaduto, la allontana nuovamente.
La situazione per il parrocco si aggrava quando comincia a ricevere messaggi e telefonate da parte della donna, riuscita in qualche modo ad ottenere il suo contatto. In quelle occasioni, la romena dichiara di essere in possesso di fotografie compromettenti che li ritraggono insieme e pretende 20mila euro in cambio del suo silenzio. Il rifiuto avrebbe comportato una diffusione delle immagini a vescovo e carabinieri.
Il sacerdote, tuttavia, non si è lasciato per nulla intimidire. Certo della propria innocenza, si è immediatamente recato dai militari dell’Arma di Torino a denunciare tutto quanto. I carbinieri gli hanno allora consigliato di fare il gioco dei suoi aguzzini. Pattuendo una cifra di 10mila euro, poi scesa a 5mila, il parroco ha quindi fissato un incontro con i due romeni all’interno della parrocchia.
I malviventi, i quali non immaginavano minimamente che le banconote fossero false e segnate, sono stati tratti in arresto dai carabinieri con le accuse di violenza sessuale e tentata estorsione. Tuttavia la coppia era stata rimessa in libertà già prima del processo. Ad approfittarne il compagno della 35enne, allontanatosi da Torino ed attualmente irreperibile.
La donna, invece, martedì scorso è riuscita a patteggiare una condanna di 1 anno, 11 mesi e 20 giorni grazie all’aiuto del suo avvocato, Luca Schera. Dovrà risarcire il sacerdote della cifra di 2500 euro.
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