Tremila euro per chi si trasferisce a Ragusa Ibla. Una card per andare a vivere in Sicilia

La proposta di un gruppo di operatori economici che incentiva chi decide di trasferire la propria residenza nel cuore della città barocca di Ragusa

Tremila euro per chi si trasferisce a Ragusa Ibla. Una card per andare a vivere in Sicilia

Tremila euro a chi decide di trasferirsi almeno per due anni a Ragusa Ibla. Sembra uno scherzo, ma è l'offerta di un gruppo di operatori economici. Il cuore di Ragusa, la parte barocca della città, si sta pian piano spopolando. Nonostante la serie tv di Montalbano abbia dato nuovo lustro a tutta la Val di Noto, il rischio sempre più concreto è che i piccoli borghi restino delle semplici vetrine per turisti e visitatori di passaggio. A Ragusa Ibla non abita più nessun ragusano. Chi può ha riconvertito le vecchie abitazioni in casa vacanze e b&b, il resto sono attività commerciali. L'aumento esponenziale degli affitti ha fatto spostare i ragusani nei quartieri nuovi svuotando così, la parte antica della città ricostruita dopo il terremoto del XVII secolo. Da qui la necessità di invertire il trend, anche per evitare che a soffrire dello spopolamento sia proprio l'economia della cittadina. La proposta è semplice ed è emersa nel corso dell'assemblea dei soci del centro commerciale naturale "Antica Ibla". Una "card residente", così è stata definita, del valore di tremila euro per avere agevolazioni, sconti e omaggi negli esercizi commerciali dell’antico centro storico. Una sorta di marketing per promuovere il territorio ed evitare lo spopolamento.

“Nella mission del Ccn – spiegano dal direttivo – si aspira ovviamente ad intercettare sempre di più i flussi turistici, ma non possiamo dimenticare che Ibla è un centro storico patrimonio dell’Umanità che, però, rischia lo spopolamento. Insomma: turismo sì, ma mantenendo il più possibile la dimensione di un borgo che deve vivere partendo proprio dai residenti. Per questa ragione è nata questa proposta che ha lo scopo di far diventare Ibla appetibile innanzitutto agli stessi ragusani".

L'idea, promossa dal consorzio del centro commerciale naturale, è quella di dare nuova linfa a questo angolo di Sicilia attraverso una proposta che non vuole accedere a contributi pubblici. "Abbiamo consolidato la nostra presenza nel territorio diventando un’entità definita e importante per il quartiere, è emersa con forza la necessità che ci si doti un ‘destination manager’ - spiega il presidente Daniele La Rosa – cioè una figura professionale in grado di analizzare le attrattive dell’area in cui si opera e, in base al risultato, ottimizzare le risorse per progettare campagne di promozione turistica estremamente mirate, direi quasi chirurgiche. Oltre a questo si è discusso dell’importanza di proseguire nell’attività di organizzazione di piccoli e grandi eventi in modo da offrire, a residenti, forestieri e turisti, sempre un motivo in più per trascorrere del tempo a Ibla". Non solo turisti ma anche studenti universitari, l'altra fetta consistente di chi vive a Ragusa.

"Vogliamo rinsaldare in modo sempre maggiore la collaborazione con l’Università - prosegue La Rosa - e troveremo dei sistemi per coccolare gli studenti che hanno scelto Ibla per la propria carriera di studio. Sono circa mille gli studenti dell’Università di Ibla e molti di questi provengono da fuori Ragusa, ma noi intendiamo farli sentire a casa”.

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