Trenta forestali, cani di razza Laika addestrati alle attività contro gli "orsi problematici", proiettili narcotizzanti, trappole tubo e lacci Aldrich: è tutto pronto per la caccia all'orsa che sabato sera ha attaccato un settantenne in provincia di Trento.
Il governatore della Provincia, Ugo Rossi, ha firmato l'ordinanza urgente per identificare trasportare l'animale in un recinto alle porte della città. Si sospetta che il responsabile dell'attacco sia un'orsa di 15 anni e 133 chili di peso, già nota per un'altra aggressione nel 2015 e da allora ricercata dai forestali. L'orsa, il cui nome in codice è Kj2, è stata definita di pericolosità massima.
Sul luogo dell'aggressione, scrive La Repubblica, ci sono già cinque pattuglie di forestali con l'incarico di avvisare turisti ed escursionisti della presenza dell'orso. Per informare chi ama frequentare le montagne, la Provincia autonoma di Trento ha anche aggiornato le mappe che indicano la presenza di orse con cuccioli sul territorio trentino. Intanto è già partito il primo turno: quattro uomini, accompagnati da due cani, stanno battendo i boschi alla ricerca dell'animale.
Per poter catturare un animale protetto come l'orso bisogna seguire una serie di procedure definite dal ministero per l'Ambiente in accordo con le Regioni. Le squadre devono essere composte di almeno quattro uomini: un veterinario, un operatore addestrato all'uso di fucili per la telenarcosi, un forestale con fucile tradizionale per garantire la sicurezza della squadra e un conduttore di cane addestrato alle attività contro gli "orsi problematici".
Le squadre, accompagnate da cani di razza Laika, provenienti dalla zona artica, di taglia media ma di grande coraggio, lavoreranno per lo più di notte, per aumentare le probabilità di cattura, e potranno utilizzare solo le tre tecniche autorizzate dal ministero: le trappole tubo, in cui l'orso si infila attirato dal cibo per poi rimanere chiuso all'interno, i lacci Aldrich, che riescono a trattenere l'animale senza ferirlo, e i proiettili anestetici.
In particolare, per poter utilizzare il narcotizzante, ci sono regole molto severe: è vietato sparare un proiettile anestetico a un orso che potrebbe mettere se stesso in pericolo o essere pericoloso per altre persone, è proibito anestetizzare un orso in un luogo da cui sarebbe difficile trasportarlo altrove e prima di entrare in azione i forestali devono attendere almeno 15 minuti ed essere certi che l'animale sia addormentato.
In caso di cattura, le
regole prevedono che l'orso venga rilasciato dopo avergli infilato un radiocollare e eventualmente ricatturato solo dopo la conferma che sia davvero il responsabile dell'attacco attraverso il test del Dna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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