Orrore a Treviso, dove un 46enne ha stuprato per anni la figlia, per poi vendere i video delle violenze ad un gruppo di pedofili contattati in rete.
A fare la scoperta della terribile vicenda la polizia australiana, che ha immediatamente contattato la polizia postale italiana. Da qui le indagini della squadra mobile, coordinate dal pm Roberto Terzo del tribunale di Venezia, che hanno portato all'identificazione ed all'arresto dell'orco. Il 46enne, residente nel trevigiano, era certo di non essere scoperto, tanto che nei video parlava italiano e si riprendeva anche in volto.
Secondo quanto riferito dagli inquirenti, il soggetto abusava della figlia da quando questa aveva solo due anni e mezzo. Gli atti sessuali venivano ripresi e poi condivisi previo pagamento su un gruppo di pedofili australiani, presente nel Deep web.
L'incubo è andato avanti per anni, fino alla segnalazione della polizia australiana. La piccola, in balìa del padre, non è infatti mai riuscita a parlare delle violenze. Stando alle informazioni rilasciate dalle autorità, la madre della bambina non viveva da tempo all'interno del nucleo familiare ed il 46enne aveva ricevuto dai giudici la piena potestà genitoriale sulla figlia.
Mercoledì mattina l'orco è stato finalmente arrestato, come disposto dal gip Massimo Vicinanza.
La bimba, che adesso ha circa sei anni, è stata affidata ad una struttura protetta. Accusato di violenza sessuale pluriaggravata e produzione e diffusione di materiale pedopornografico, il 46enne è finito dietro le sbarre della casa circondariale di Treviso, dove attenderà il processo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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