Tribunale di sorveglianza: Tanzi resta in carcere

Il tribunale di sorveglianza di Bologna ha respinto l’ultima istanza dei suoi legali, che avevano chiesto i domiciliari

Tribunale di sorveglianza: Tanzi resta in carcere

Callisto Tanzi resta in carcere. Il tribunale di sorveglianza di Bologna ha respinto l’ultima istanza presentata dai suoi avvocati, che avevano chiesto una "carcerazione più dignitosa", ovvero la possibilità di scontare la pena ai domiciliari, nella villa della moglie. Ma i giudici dicono di no: "Non è vero che si è pentito", si legge nelle motivazioni. I giudici precisano anche che non è vero che l'ex patron della Parmalat "in libertà possa ricevere cure non disponibili in regime detentivo".

Molto dimagrito, Tanzi è tornato da una ventina di giorni in carcere, dopo essere stato a lungo detenuto in ospedale per

problemi di salute. È stato condannato in via definitiva a un anno e 8 mesi per aggiotaggio, a 18 anni in Appello per bancarotta fraudolenta in relazione al crac Parmalat e ad altri 9 anni in secondo grado per Parmatour.

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