In pratica faceva l'agente immobiliare, in realtà era un baro. Individuava le case in vendesi, sceglieva quella più vantaggiosa in termini di domanda, si studiava tutti i dati del bene e del proprietario, poi andava in banca a chiedere il mutuo e dal notaio per redigere l'atto di compravendita.
Il tutto rigorosamente contraffatto: dall'identità del mediatore e dell'acquirente, passando per i documenti personali, i certificati anagrafici e addirittura la busta paga del cliente. In sostanza i veri proprietari, ignari delle operazioni che si svolgevano alle loro spalle, si vedevano il proprio immobile venduto a dei ladri così di punto in bianco. A capo della banda dei "finanziamenti magici", composta da 18 falsi mediatori e specializzata in raggiri nei confronti degli istituti di credito, un uomo di 47 anni, latitante dal 2013 dopo essersi sottratto alla custodia cautelare.
Fermato nei giorni scorsi in Germania, è stato estradato e consegnato alla Guardia di Finanza di Gallarate. Il capo d'accusa è associazione a delinquere finalizzata alla truffa.
Denunciati anche i suoi subalterni, colpevoli di vari delitti tra cui riciclaggio di profitti illeciti, mentre le indagini patrimoniali effettuate nel Varesotto hanno portato al sequestro di sei immobili, per un valore totale di un milione di euro. Mica male per essersi improvvisati agenti immobiliari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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