"Non abbiamo nessuna intenzione di tornare nal campo ristrutturato, i lavori sono stati fatti male". Al campo nomadi di viale Cricoli, a Vicenza, tira una brutta aria. I sinti che dovrebbero andare a viverci dentro sono in rivolta contro l'amministrazione comunale e contro il ministero dell'Interno. Ne hanno davvero per tutti perché, nonostante siano stati spesi per 300mila euro per ristrutturare l'intera struttura, i lavori non sono di loro gradimento.
I lavori di ristrutturazione, che vanno avanti da settimane, dovrebbero concludersi entro Natale. Per allora le famiglie sinti potranno fare ritorno al campo nomadi. Secondo quanto riferito dal Comune nei giorni scorsi, mancherebbero solo gli allacciamenti ai "contatori intelligenti" per calcolare le bollette. I nomadi, però, non hanno alcuna intenzione di andare a vivere nel campo nuovo di zecca. Anzi, si lamentano pure con l'amministrazione locale e, dalle pagine del Giornale di Vicenza, fanno sapere che i soldi erogati dal ministero dell'Interno, circa 300mila euro per l'intera operazione, sarebbero stati spesi male.
Per le famiglie sinti ipotizzare un "trasloco" a fine dicembre è impensabile. "La temperatura rigida - dicono - metterebbe a disagio i numerosi anziani e i bambini". Non solo. Le famiglie nomadi sfidano addirittura il prefetto di Vicenza a verificare le motivazioni della protesta.
Tanto che la rivolta di via Cricoli rischia di diventare un grave problema per il Comune che, come previsto dal progetto del Viminale, deve chiudere tutte le attività entro fine anno. Altrimenti rischierà di perdere il finanziamento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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