Robert Gallo è fra gli scopritori, negli anni Ottanta, del virus dell'Aids e del primo test per diagnosticare l'Hiv. Oggi è il direttore dell'Institute of Human Virology presso la University of Maryland (Usa). È riconosciuto come uno dei massimi esperti di virologia del mondo e nelle ultime ore è stato intervistato da Adnkronos Salute a margine dell'evento 'Unlock_IT', seconda edizione di SudeFuturi, promosso dalla Fondazione Magna Grecia. In quell'occasione ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2020. Inevitabile per lui parlare della pandemia di coronavirus in corso, sulla quale Robert Gallo ha espresso le sue opinioni sia sulle tempistiche di fine dell'emergenzia, sia sulle effettive potenzialità dei vaccini sui quali sono attuamente riposte le speranze.
"Non sono assolutamente sicuro che la pandemia Sars-CoV-2 finirà nel 2021, mi aspetto che in alcune parti del mondo ancora ci saranno numeri di contagi ampi", ha detto Robert Gallo. Una previsione non del tutto nuova, che va a confermare le dichiarazioni già fatte nei giorni precedenti anche da altri virologi, sia italiani che stranieri. Per valutare quando si potrà dichiarare finita la pandemia di coronavirus bisognerà considerare anche l'efficacia dei vaccini, che in queste settimane si è iniziato a distribuire in alcuni Paesi, Regno Unito in primis. Robert Gallo ha fatt un parallelismo tra la ricerca del vaccino per l'HIV e quello contro il coronavirus: "Sviluppare una terapia contro l'Hiv è stato un risultato più importante che arrivare in meno di un anno al vaccino contro Sars-CoV-2 perché, in questo caso, non è un problema realizzarlo. Quindi, per me non è stato un risultato monumentale arrivare in meno di un anno all'obiettivo del vaccino, mi ha sorpreso solo la velocità". Lo stupore di Robert Gallo per la velocità con la quale il vaccino è stato sviluppato è lo stesso di molti suoi omologhi, che non si aspettavano tempi così brevi tra lo sviluppo e l'effettiva somministrazione delle prime dosi.
Su obbligatorietà e opportunità di vaccinarsi, Robert Gallo non ha dubbi: "Mi vaccinerò, ma sul fatto che debba essere obbligatorio dipende dal Paese. E' molto difficile in Usa esigere qualcosa a meno che dell'epidemia Sars-CoV-2 diventi ancora più estesa, allora potrebbe anche esserci un momento in cui il vaccino potrebbe diventare obbligatorio. Al momento la maggior parte di noi ritiene che si possa convincere le persone senza obbligarle a vaccinarsi". Tuttavia, nonostante si dichiari pronto a vaccinarsi, da medico esprime qualche dubbio sulla durata dell'immunità: "Mi preoccupa la durata dell'immunità dei candidati vaccino.
Quanto dura? Quando facciamo nel nostro istituto un esperimento sulle scimmie con un candidato vaccino per l'Hiv vediamo che fino alla decima settimana sono protette, ma se le stimoliamo con il virus alla 15esima settimana non lo sono più. Quindi con un candidato vaccino per l'Hiv abbiamo un problema reale della risposta immunitaria".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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