Era risultata positiva al coronavirus, con febbre e sintomi, ma nonostante tutto sarebbe riuscita a imbarcarsi su due aerei, partendo dalla Lombardia, una delle regioni d'Italia più colpite da questa nuova epidemia, arrivando a Modica, in provincia di Ragusa, in Sicilia. Secondo quanto riportato da Milano Today, a ricostruire gli spostamenti delle ultime ore della donna contagiata è stato il sindaco del comune siciliano, Ignazio Abbate, che su Facebook ha denunciato l'episodio.
Gli spostamenti della donna
In base a quant riportato dal quotidiano, la persona contagiata sarebbe tornata da Pavia nel Ragusano, mentre accusava già i malesseri del Covid-19. Con la febbre avrebbe utilizzato diversi mezzi di trasporto per spostarsi da Milano a Roma e, infine, una volta arrivata a Catania avrebbe preso un taxi fino a Modica. Secondo quanto riportato nel messaggio pubblicato dal primo cittadino del comune siciliano, nelle varie fasi dei suoi spostamenti, nessuno avrebbe controllato lo stato di salute della donna.
Il malore
Una volta arrivata in Sicilia, però, la donna si è sentita male e le sue condizioni sono peggiorate tal punto da richiedere il ricovero in una struttura e ora si troverebbe all'ospedale Maggiore di Modica per le cure necessarie. Nel suo messaggio, Abbate ha sottolineato come, al momento, la popolazione preghi che la concittadina si rimetta, ma al tempo stesso si è detto indignato per la mancanza di controlli da parte delle autorità.
L'indignazione del primo cittadino
Sul suo profilo Facebook, infatti, Abbate parla di "un fatto gravissimo, che rischia di avere pesanti conseguenze nella nostra comunità": "Alla faccia dei proclami e dei divieti oggi una cittadina modicana è evasa dalla quarantena in Lombardia e in aereo ha raggiunto comodamente Catania". Nel suo video-messaggio, il sindaco ha fatto sapere che la donna è stata denunciata per attentato alla salute pubblica e che le autorità locali stanno cercando di ricostruire la mappa di tutti i suoi trasferimenti e degli ultimi contatti.
"Speriamo che episodi di questo tipo non succedano mai più", ha continuato il sindaco. Che ha poi concluso: "Speriamo anche che i controlli vengano fatti, ovunque". Il caso della donna scappata dalla Lombardia alla Sicilia non è un episodio isolato.
Nelle scorse settimane sono stati diversi i cittadini che dalle regioni del nord hanno assaltato treni e mezzi di trasporto per approdare nelle aree meridionali (almeno all'inizio ritenute più sicure e meno colpite dal Covid-19). Le prime "fughe" da nord a sud si sono registrate intorno all'8 marzo, quando si pensava che a chiudere fosse soltanto la Lombardia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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