Fu la prima a parlare di fronte a un consesso ufficiale della Chiesa, Marie Collins, donna irlandese che a tredici anni era stata vittima di abusi sessuali da parte di un sacerdote, e che nel 2012 aveva portato la sua testimonianza a un simposio promosso dalla Pontifica Università Gregoriana.
Nel marzo 2014, quando papa Francesco aveva istituito la Pontificia commissione per la tutela dei minori, annunciata nel dicembre dell'anno prima, aveva chiamato anche la Collins a fare parte del gruppo, composto da quattro uomini e quattro donne, incluso il cardinale Sean O'Malley, arcivescovo di Boston, già responsabile di una risposta decisa allo scandalo pedofilia che aveva travolto la Chiesa americana.
Oggi, l'irlandese ha scelto di lasciare la commissione, condannando una "vergognosa mancanza di collaborazione da parte del dicastero coinvolto più da vicino nell'affrontare i casi di abuso", ovvero la Congregazione della Dottrina
della Fede. Dimissioni che il Papa ha già accettato, ringraziandola per il lavoro svolto finora e chiedendole di continuare a collaborare, anche se fuori dal gruppo. Un incarico che lei ha già accettato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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