Sui social si mostrava con un calice di vino e la camicia sbottonata. Lo sguardo altrove. Il killer che ha ucciso Alessandra Matteuzzi, la donna di 56 anni trovata in fin di vita martedì sera, aveva lasciato la Sicilia nei giorni scorsi per dirigersi verso la casa della sua vittima.
"Troppo raro per morire..."
Giovanni Padovani, classe 1995, la cercava con insistenza quella donna, la pedinava e le mandava tanti, troppi messaggi al giorno. Tanto che "Sandra", aveva deciso di denunciarlo per stalking a fine luglio, accusa dalla quale ne era conseguito un divieto di avvicinamento da parte del giudice. Il 27enne originario di Senigallia però non si dava pace."Vivo di gesti, non di chiacchiere", scriveva nei suoi social e ancora: "Too wild to live, too rare to die", "Troppo selvaggio per vivere, troppo raro per morire". A perdere la vita però è stata la sua ex compagna, la donna che lo aveva rifiutato e per questo, secondo lui, doveva pagarla.
La relazione tra i due era iniziata circa un anno fa, ma era finita presto perché non si vedevano mai proprio a causa del fatto che il giovane giocava in Sicilia. "Mi trovo bene. L'unica cosa un po' brutta è la distanza dalle mie zone. Non vedo mai la mia fidanzata Alessandra e questo un po' mi dà fastidio". Così si esprimeva Padovani in un'intervista rilasciata il 14 dicembre dello scorso anno a Mondocalcionews.it. La breve convivenza non era andata bene. Secondo alcuni racconti pare che il giovane alzava spesso la voce."Lui aveva rotto piatti, staccato la luce dell'appartamento dal quadro generale", ha spiegato a Il Resto del Carlino la sorella della vittima.
A luglio Padovani aveva firmato un contratto con la squadra siciliana Sancataldese. Nonostante ciò, però, lo sport non era il suo chiodo fisso: il suo obiettivo era quello di tornare a Bologna e per questo motivo non si era presentato all'allenamento. La squadra ha fatto sapere con un comunicato che condanna il gesto del difensore e che già il 20 agosto era stato messo fuori rosa a causa del suo allontanamento volontario. Pare che fosse già diretto verso l'aeroporto, dove avrebbe preso l'aereo per Bologna.
Ieri sera il giovane aveva pubblicato l'ultima storia su Instagram: uno scatto in bianco e nero dell'autostrada, dopodichè aveva atteso per ben due ore l'arrivo della Matteuzzi. La donna, rientrata verso le 21, gli aveva urlato di allontanarsi, anche i vicini hanno sentito le sue grida, poi il silenzio e di nuovo un urlo disperato. Il calciatore si era portato dietro un martello che ha utilizzato per massacrarla. Ora è stato arrestato con l’accusa di omicidio.
Pochi minuti prima la vicina di casa l'aveva visto, solo, in un angolo e in
attesa. Si era ricordata le parole di Sandra che le aveva detto di non farlo entrare per nessuna ragione e per questo motivo l'anziana si era chiusa la porta alle spalle. Non poteva mai immaginare sarebbe arrivato a ucciderla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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