Non potrà cantare al funerale di sua nonna perché anni fa aveva partecipato al Gay Pride.
La storia di Connor Hakes arriva dall'Indiana (Usa). Il ragazzo ha 23 enne e aveva chiesto di poter cantare al funerale di sua nonna. Ma il parroco glielo ha negato perché il ragazzo qualche anno fa aveva partecipato ad una manifestazione della comunità Lgbt. Il pastore ha preso questa decisione perché aveva visto una foto di Connor mentre era all'evento.
A raccontarlo è il ragazzo che sul suo profilo Facebook ha pubblicato la lettera che il parroco, il pastore Bob J. Lengerich, gli ha inviato per chiedergli di non cantare al funerale, spiegando le ragioni del rifiuto. "Mi dispiace per le circostanze e per la vostra perdita - scrive il parroco - ma non posso permetterti di cantare durante la messa e altre liturgie ufficiali, incluso il funerale di tua nonna, finché le tue situazioni precedenti non si saranno risolte. Tua nonna era molto amata in questa comunità e io ho la responsabilità di evitare qualsiasi cosa possa scandalizzare la congregazione".
La lettera che il parroco ha inviato a Connor è molto lunga: "Camminiamo insieme in questo viaggio verso la fede. Ci sono molti modi in cui persone che provano attrazione per persone dello stesso sesso possono servire la Chiesa, ad esempio attraverso la carità, le preghiere, partecipando alla messa. Qui nella parrocchia St. Mary abbiamo tante persone della comunità Lgbt che hanno dichiarato apertamente il loro stile di vita omosessuale, e sono le benvenute. Se hai intenzione di onorare tua nonna cantando lo puoi fare, ma all’esterno della chiesa".
Le parole del parroco hanno parecchio indispettito il 23enne che, però, se le è fatte scivolare addosso e ha cantato al cimitero per sua nonna. Ma, sul suo profilo Facebook, non ha risparmiato le critiche per questa scelta: "Per una foto postata pubblicamente anni fa non posso cantare al funerale di mia nonna. Partecipando a quell’evento, secondo il parroco, sono contro la chiesa cattolica e contro il matrimonio.
Mia nonna e mio nonno sarebbero disgustati dalla parrocchia. A loro non importava chi fossi. Guardavano al di là di razza, religione, sessualità e classe sociale. Amavano tutti. Questo significa essere un cristiano. Questo significa essere un cattolico".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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