È ancora poco chiaro per quale ragione il sindaco di Roma, Ignazio Marino, sia andato negli Stati Uniti in occasione delle visita del Papa. Quello che invece è chiaro è che non si è recato negli Stati Uniti perché invitato dalla Santa sede.
A dirlo è stato lo stesso primo cittadino della Capitale, in un comunicato in cui ieri rendeva noto di non avere mai sostenuto quando gli era stato fatto dire, in un'intervista. Sul volo di ritorno dall'America il Papa aveva chiarito che la Santa sede non aveva invitato il sindaco, ne lo avevano fatto gli organizzatori del suo viaggio apostolico.
E oggi una nuova conferma arriva dalla Zanzara, che per strappare la confessione si è servita di un imitatore, che impersonando il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha raggiunto telefonicamente il presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, monsignor Vincenzo Paglia, chiedendogli lumi sulla vicenda.
La risposta è stata chiarissimo. Marino a New York da invitato? No, "di fatto si è imbucato", chiede il finto premier. E la risposta del monsignore è affermativa. "Il Papa era imbufalito", ammette Paglia. Mentre dalla sala stampa vatica arriva il commento di padre Lombardi: "Il giornalista doveva verificare prima quanto stava chiedendo. Il Papa ha risposto per quel che sapeva".
Intanto risposte
arrivano anche da Philadelphia. Il portavoce del sindaco, Mark McDonald, ha chiarito che "la municipalità non ha sostenuto alcuna spesa" e che risulta che i costi della trasferta siano stati coperti dalla Temple University.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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